Dopo 15 anni di silenzio assordante si riparla di Palargento, il reperto di archeologia industriale ridotto ad uno spaventoso scheletro che troneggia tristemente in viale Giochi del Mediterraneo, con le sue tribune a cielo aperto e una fauna cresciuta nei suoi spazi da far invidia allo zoo attiguo. Dopo un’attesa così lunga e mortificante senza alcun segnale, ora i progetti sono addirittura due. Accanto infatti a quello presentato due giorni fa a Palazzo San Giacomo e applaudito dal sindaco De Magistris, con i 22 milioni di euro di investimento privato del gruppo che fa capo a Vincenzo Iannucci (il promotore è l’ex presidente del Napoli Basketball, Salvatore Calise), ora ce n’è un altro. Di questo non ci sono ancora le immagini, ma si tratta di un progetto concreto di Dario Boldoni, ingegnere specializzato in edilizia sportiva che è in corsa anche per il nuovo San Paolo. A coinvolgerlo è stato Maurizio Balbi, l’imprenditore napoletano trapiantato a Bergamo, titolare della Lakers FlyTech, che ha tentato di salvare il basket in città versando i 33mila euro non pagati di tasse Fip, fino alla bocciatura del Tnas.
Balbi ha ancora in cima ai suoi pensieri la grande pallacanestro, è pronto a prendere un titolo di serie A e vuol portare avanti di pari passo il discorso Mario Argento. E ora i progetti potrebbero andare in collisione. «Credo che i napoletani siano stanchi di chiacchiere e di mortificazioni in serie – commenta il presidente Fip Campania, Manfredo Fucile – dopo tante delusioni sono molto scettico e quindi curioso di scoprire se ci sarà poi qualcosa di veramente concreto. Due progetti per il Mario Argento? Faccio il tifo per chi ha voglia finalmente di fare qualcosa di buono per la città, il sogno è tornare ad ospitare un campionato di A1 di basket».
«L’unica strada per il Mario Argento è sicuramente quella dei privati – dice l’ex presidente Coni Napoli, Amedeo Salerno – importante è che non diventi solo uno strumento di speculazione attraverso spettacoli e altro, ma che salvaguardi lo sport. Perché l’imprenditore Iannucci spende questa cifra? Di sicuro chi tira fuori 22 milioni di euro avrà qualcosa in cambio dal Comune, un’area per costruire megastore, ad esempio. Ma va benissimo, purchè si faccia».
Dario Boldoni, autore del progetto parallelo, chiarisce: «Io e Maurizio Balbi mettiamo alla base il discorso sportivo, il palasport serve per regalare alla città un grande impianto per una grande squadra, non deve essere un cavallo di troia per operazione solo commerciali. Spero che anche l’altra iniziativa abbia gli stessi intendimenti, così che eventualmente si possa anche pensare di collaborare. Del resto il discorso è lo stesso dello stadio di calcio, l’ultima parola spetterà a De Laurentiis che deciderà se restare a Fuorigrotta o giocare altrove. Chi riporterà Napoli in serie A di basket, e noi lo faremo, dovrà avere ampia voce in capitolo al momento della decisione finale». La partita del Mario Argento è appena cominciata.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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