Niente break europeo per il Toro, punto carico di fiducia per la Spal . All’ora di pranzo restano all’asciutto Semplici e Mazzarri, in una contesa giocata sul filo dell’equilibro nel primo tempo, ma con i ferraresi che avrebbero meritato il vantaggio nella ripresa, prima e dopo l’espulsione di Nkoulou (al 20’ del secondo tempo) per doppia ammonizione.
A SPECCHIO — Non è una domenica da fuori programma: Semplici e Mazzarri confermano le indicazioni filtrate alla vigilia. Spal e Toro a specchio, 3-5-2 dominante da una parte e dall’altra. Tra i ferraresi, Valoti vince il ballottaggio a centrocampo con Valdifiori, per tutto il resto c’è la formazione annunciata: Cionek, Felipe e Bonifazi davanti a Sirigu; Lazzari e Fares sulle fasce, Kurtic e Valoti ai fianchi di Missiroli. Davanti Antenucci per innescare Paloschi. Mazzarri dà fiducia agli stessi che hanno battuto l’Inter, con l’unica eccezione rappresentata da Moretti al posto dell’infortunato Djidji (comunque in panchina): Iago Falque, Baselli e Meité fuori; Ansaldi e Lukic a centrocampo, Zaza a fare coppia con Belotti.
LA MANO DI SIRIGU — Più frizzante il Toro in avvio di primo tempo, chiude in crescendo la Spal. Tutto sommato prevale l’equilibrio nel primo atto del Paolo Mazza, sia nella tenuta del campo sia nel numero di occasioni. Una per parte: la prima si colora di granata, quando Belotti si lancia in una penetrazione centrale, ma trovo un Viviano attento a mettere in angolo la conclusione da fuori area del Gallo. Sette minuti dopo tocca a Sirigu firmare una super parata, deviando in angolo con una mano il colpo di testa di Fares. La partita scorre sui binari soprattutto dei duelli individuali: De Silvestri incide poco sulla destra di attacco del Toro, generoso Zaza nel lavoro sporco, Ansaldi porta dinamismo nel mezzo; dall’altra parte Lazzarri guadagna campo con il passare dei minuti, Paloschi non punge, Antenucci è una mina vagante nelle ripartenze. Per far saltare il banco, la soluzione diventa spesso la conclusione dalla distanza: Rincon (12’ e 21’) è impreciso, la girata di Belotti (18’) non trova fortuna, Kurtic (30’) sbatte sui tabelloni. E quando Izzo apre un buco nel muro del Toro (25’), Antenucci rovina tutto con una conclusione in curva.
IL ROSSO A NKOULOU — Neanche l’ingresso ad inizio della ripresa di Meité (al posto di Ansaldi) riesce a interrompere la progressiva crescita della Spal. Nella prima mezz’ora la manovra spallina è avvolgente e sostenuta da ritmi alti, mentre il Toro prima soffre poi va in apnea dopo l’espulsione di Nkoulou per doppia ammonizione arrivata al 20’ del secondo tempo (si prende il secondo giallo per l’atterramento di Paloschi). La Spal si affaccia ripetutamente dalle parti di Sirigu: comincia Antenucci (al 3’) con una gran botta finita fuori, si ripropone Fares con una sberla (18’) che Sirigu si ritrova tra le mani, ma l’occasione più ghiotta capita sui piedi di Valoti (31’) che dal centro dell’area di rigore, senza essere ostacolato da nessun difensore granata, spara direttamente in curva. In mezzo, per il Toro, il colpo di testa di Izzo (7’), di poco a lato. Nel finale Mazzarri prova a riequilibrare il Toro con l’innesto di Baselli (per Zaza), chiedendo più sacrificio a Rincon in fase di copertura e, negli ultimi cinque minuti, con la freschezza di Berenguer (fuori Lukic); Semplici invece toglie un difensore (Cionek) per una punta (Floccari) e prova a dare più brio al centrocampo con Murgia (fuori Valoti). Molto stanche, le squadre si trascinano fino al quarto minuto di recupero, ma il risultato non si schioda.
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