7,5 Dzemaili – E’ bello da vedere e per un po’ si compiace sull’ultimo ricamo, sin quando non trova Lavezzi con un capolavoro di abilità ed equilibrismo. Un destro terrificante chiama il miglior Julio Cesar e lo scova all’incrocio dei pali; super serata.
7,5 Maggio – Tutti lo vogliono, tutti lo cercano e tutti lo trovano. Un jet che demolisce Cambiasso e Nagatomo, gli manca il gol ma per un niente e due volte.
7,5 Mazzarri (all.) – Lezione di calcio all’Inter, con Dzemaili che diviene il chiavistello per sbriciolare la resistenza.
7 Gargano – Va a mordere le caviglie di Zanetti, per 50′ è normale, prima di risvegliare il diavolo che è in lui.
7 Inler – La luce s’è riaccesa: presenza fisica e anche cerebrale. Sontuoso.
7 Zuniga – Ha la corsa sciolta e la usa sino alla trequarti; poi c’è uno sbarramento umano ma lui insiste, sempre.
6,5 Campagnaro – Costringe Forlan o Milito a star lontani e se ne frega del turbante: ha la testa dura.
6,5 Aronica – Gli sfugge un controllo su un retropassaggio da brividi ed è rosso che ne rovina la prestazione impeccabile.
6,5 Cavani – Va a scalare su Stankovic, si concede come sempre in generosità, meno in altruismo.
6 De Sanctis – Gestione complessa del piede ma tra i pali non induce mai in perplessità.
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