6,5 Inler –Bello, quasi bellissimo: per capacità di palleggio, per eleganza, per autorevolezza spigionata a ritmo continuo. Magari eccede, una, due volte: ma che volete, sa di averlo nel dna. Il calo è umanissimo.
6,5 Mascara –Il grecale lo sballottola, non trova la posizione poi scava il guizzo del pari dal passato d’attaccante vero.
6,5 Aronica –O Giovinco o Floccari o Biabiany: va a chiudere sulle diagonali, va a pressare, va a far sentire il fiato sul collo a chiunque e potrebbe restare tranquillamente.
6 De Sanctis –Deve difendersi dal vento, da una punizione di Giovinco, da poc’altro ancora. E sul gol, può soltanto arrendersi.
6 Dossena –L’ohhh d’ammirazione del San Paolo per una veronica brasiliana è il fiocco sulla serata a tutto gas, lasciando Biabiany a chiedere aiuto al soccorso amico. Esce sfinito e dopo aver frenato alla distanza.
6 Lavezzi –Il freddo lo intristisce, lui è uomo di mare, di sole, di vampate, come il dribbling che infiamma lo stadio. Risponde a Floccari con un tacco altrettanto bello.
5,5 Cannavaro –Rimane a deambulare e non avverte (quasi mai) pressione. La desuetudine lo annichilisce sul vantaggio avversario, nel quale è osservatore un po’ distrattodella zona di competenza.
5,5 Maggio –Ha la gamba molle e Modesto che gli sta incollato addosso: rare percussioni, soprattutto rarissime possibilità di aver campo.
5,5 Gargano –Ringhia alla sua maniera e sbaglia come ai vecchi tempi: non gli si può addebitare mancanza di verve, né di altruismo.
5,5 Zuniga –Viene sopraffatto nell’azione chiave, gli scappa Giovinco e la frittata è fatta.
5,5 Hamsik –Va a sbattere su Gobbi per venti minuti, poi galleggia dall’altra parte. Le difficoltà di scavalcare il muro sono pure le sue. Il sinistro in avvio di ripresa è stilisticamente delizioso, ma sfortunato.
5,5 Cavani –Una sassata dai trenta metri a palla ferma, la solita generosità nell’andare a riprendere chiunque; ma i sedici metri avversari sono distanti, troppo per il suo cinismo. E il palo è un nemico, nell’arrembaggiofinale.
5,5 Mazzarri (all.) –Ha qualche big con le batterie scariche e il copione viene tradito. Prova con tridente classico e dà slancio, poi disperatamente butta dentro la quarta punta, ma non basta, stavoltano.
5 Campagnaro –Fa la guardia restandosene cauto, per non offrire superiorità nelle transizioni, ma sul gol resta disorientato e copre senzavigore.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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