6,5 Gargano – A galleggiare nel mezzo, tra Essien ed Ivanovic, e provandoci sempre a raddoppiarre o ad accorciare, sino a dover poi boccheggiare e a ripartire come un dannato su chiunque. Morde, signori, morde.
6 De Sanctis – Strozza Sturridge (5′) e poi ringrazia gli dei, a cui s’‘è consegnato, in situazioni scabrose. Su Ivanovic e su Drogba vola come un angelo. Poi, il momento in cui s’oscura il cervello: esce, manca il pallone e consegna allo stupito Torres la porta vuota. Meno male che c’è chi la fa peggio.
6 Maggio – Perderlo sa di rovina, perché in quella mezz’ora a destra ci sono certezze e capovolgimenti. Sarà un caso, ma non lo è, s’è appena distorto la caviglia quando Ramires rimedia la prima, vera possibilità di crossare in libertà.
6 Dossena – Offre la sua corsa sciolta, ridimensiona Starridge, garantisce peso e fluidità. Ma si perde, due falli di mano e comincia il calvario.
6 Hamsik – Ha il piedino caldo e quando Cech gli nega il gol può solo imprecare. Aggredisce la trequarti e rincula, fa il matto e però con rara assistenza. Si sacrifica per non accrescere i rischi.
6 Lavezzi – Aspetta campo e non ne trova; semmai, rimedia un David Luiz capace di tenergli il passo.
6 Cavani – Il contropiede ideale capita a lui, al quale – nella circostanza – mancano il controllo perfetto e la perfida «chiusura». Non trova gli angoli, raramente se stesso, ma c’è.
6 Mazzarri (all.) – Avanti ma con giudizio: va ai supplementari, contro giganti del calcio, e non ha niente di cui rimproverarsi. Il suo Napoli esce tra gli applausi.
5,5 Campagnaro – Strappa il raddoppio dai piedi di Drogba, resta su Mata nella zona ma gli lascia possibilità di palleggio con un certo sussiego, quasi con paura. Regala un angolo, come a Parma, e nasce il 2-0.
5,5 Cannavaro – Il salvataggio sulla linea, sul sinistro di David Luiz, è il miracolo della serata. Nell’area piove di tutto, da ogni dove, e lui resta vagamente sconcertato.
5,5 Aronica – Tra Drogba e gli slanci di Sturridge, in un vorticoso valzer a velocità supersonica. Quando molla DD, sullo scatto, è già il momento dei rimpianti.
