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Behrami, un lottatore

Campagnaro si mostra davvero insuperabile

DE SANCTIS 6 – E’ il «regista» difensivo, gioca con i piedi e le prende tutte nel caos. Non gli chiedono straordinari, ma è ordinato e fa il suo mestiere.
CAMPAGNARO 7 – Un muro di gomma. Respinge qualsiasi avversario, stacca su chiunque e le diagonali sono pane per i suoi denti. Impossibile farne a meno. Soprattutto in partite come questa.
CANNAVARO 6,5 – Una macchiolina qua e là, nel contenere le percussioni di Eder, ma quella «gialla» resta eccome: non giocherà contro l’Udinese.
GAMBERINI 6- Rimane a sinistra a fare a sportellate e non indietreggia, resiste e alla fine emerge dal mucchio spesso e volentieri, di testa o nell’anticipo.
MAGGIO 6 – Va e si ferma, perché il contachilometri è andato in tilt. Ha speso, e parecchio, ma non si risparmia. Sfiora il gol in avvio, poi preferisce una lettura moderata della giornata.
INLER 6,5 – Il modello double face prevede 45 ‘ così e così e una ripresa sontuosa, da match di viva interpretazione con Obiang. Si carica addosso pure il lavoro sporco e in quello «pulito» mostra di avere idee chiarissime. Per fortuna del Napoli.
BEHRAMI 7 – No problem, signori: il «millepiedi» sa come andare a raschiare il fondo del barile. Esce stremato, con il turbante insanguinato e però in piedi, dopo aver spremuto ogni fibra muscolare. Un lottatore di altri tempi.
ZUNIGA 6 – Si ritrova tra Soriano e Berardi, ha le gambe che rischiano di abbandonarlo per eccesso di acido lattico. Ma è tatticamente diligente, si limita alla copertura e a fare anche il quarto difensivo. In una gara del genere non si molla mai.
HAMSIK 7 – La testa, i piedi, il coraggio, la volontà, l’altruismo, l’intelligenza: s’inventa settanta metri di incursione e propizia il calcio di rigore; però prima e dopo è tutto cervello. Lui è l’uomo che inventa. Non si può prescindere dai suoi guizzi.
PANDEV 6 – Galleggia nel nulla, stavolta. Non ha l’ispirazione e si vede, però si concede nel tener palla, nel far uscire la squadra.
INSIGNE (20′ st) 6 – Immediato, a presa rapida: entra e ci prova; allarga il campo, costringe la Sampdoria a tenerne uno dalle sue parti. Vede la porta e la sfiora, mettendo ansia dalla distanza.
CAVANI 6,5 – Stavolta no, il rigore non si può sbagliare: freddissimo, va a pescare l’angolo lontanissimo e si concede gloria e tre punti.
MAZZARRI 7 (all.) – Mischia un po’ il copione, intuisce che ha una squadra stanca e le chiede una prova di maturità. E’ da questi piccoli particolari che si rivela un leader.
L’arbitro TAGLIAVENTO 5,5- Gli sfuggono due rossi, condivisibile la scelta sul rigore. Ma gli piace, e quanto gli piace, fare il protagonista.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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