A Napoli fu bocciato nel momento del passaggio dagli Allievi Nazionali alla Primavera. Aniello Cutolo, però, non si è perso d’animo ed ha fatto una lunga gavetta, girando l’Italia in lungo e largo: Benevento, Giugliano, Arezzo, Verona, Taranto, Perugia, prima di mettersi in mostra a Crotone nella scorsa stagione con 14 gol in Serie B e colpi da campione con cui si è meritato l’appellativo “Il Messi della B”. Cutolo in questa stagione sta illuminando il Padova di Dal Canto, lanciato verso la lotta per la promozione in A, una conquista che per il fantasista del Rione Traiano, cresciuto nella scuola calcio U.S. Nuovo Soccavo, sarebbe semplicemente un legittimo tributo ai sacrifici compiuti.
All’Euganeo oggi è stato “Cutolo show”; infatti, il Padova ha sconfitto il Brescia 2-1 con una sua doppietta. Il primo gol è arrivato al 32′ con una conclusione micidiale dai venti metri, che si è insaccata nell’angolino basso alla sinistra di Arcari, poi il Brescia ha trovato il pareggio al 37′ con Jonathas che ha approfittato di un errore di Portin. La rete del 2-1 è un capolavoro di pregevole fattura tecnica; Cutolo ha raccolto palla sulla zona destra della trequarti offensiva ed ha tagliato verso l’area di rigore bresciana, ha superato tre avversari ed ha sferrato una conclusione di sinistro insaccatasi sul primo palo coperto da Arcari. Un gol che meriterebbe il “giro del mondo”, alla pari di quelli realizzati da Messi, l’argentino, quello vero. La curva del Padova ha accompagnato l’esultanza dello scugnizzo del Rione Traiano, gridando “Cutolo, Cutolo”. Una grande soddisfazione per un calciatore che, dopo l’irriverente esultanza contro il Verona e le minacce ricevute, si è allenato con la protezione dei Carabinieri.
A cura di Ciro Troise
