«Indossare la maglia della società più gloriosa della storia del calcio italiano non può che far piacere». Parola di Simone Padoin. Il centrocampista bianconero, ospite della puntata di Filo Diretto su Juventus Channel, ha parlato della sua esperienza nel club bianconero: «Per me arrivare qui – riporta il sito della Juve – è stato un sogno e in questo ambiente mi sono subito trovato bene. Il primo giorno è stato emozionante, a guardare le immagini si vedono ancora le occhiaie che mi sono venute a forza di non dormire. In questi mesi il momento più bello è stato sicuramente l’ultima giornata di campionato, con la partita contro i miei ex compagni dell’Atalanta, il saluto di Del Piero, la coppa dello Scudetto alzata nel nostro stadio, la festa con i tifosi per le strade di Torino e poi quella nostra con le famiglie».
PARTENZA SPRINT – «Abbiamo avuto una partenza sprint in campionato, sei vittorie e un pari sono tanta roba, ora dobbiamo continuare così. Questa Juve più forte di quella dell’anno scorso? Lo sapremo a maggio, sicuramente la società ha fatto grandi acquisti e bisogna fare i complimenti ai dirigenti. In estate sono arrivati dei giovani interessanti che possono già vantare una grande esperienza, come Isla e Asamoah. O come Pogba, un ragazzo che stupisce tutti per quanto è forte».
JUVE-NAPOLI – «Nonostante gli impegni delle Nazionali – prosegue Simone -, arriveremo preparati a questa partita. Si affronteranno le squadre che secondo me hanno maggiori chance di Scudetto. Sono d’accordo con quello che ha detto Chiellini, questo match è importante ma non ancora fondamentale, siamo solo all’8ª giornata. Ma chi vince potrà dare un bel segnale al campionato e noi dobbiamo essere fiduciosi. Dove si potrà vincere? A livello individuale, a centrocampo. Chi avrà la meglio nei duelli singoli potrà essere decisivo. In questo a Pechino siamo stati esemplari e avremmo meritato di vincere prima dei supplementari».
CONDIZIONE – «Ora sto bene e già da un po’ ho ripreso con la squadra a pieno regime. Ho avuto uno stiramento che ho preferito curare con cautela, ma scalpitavo dalla voglia di tornare. Tornare a dare il massimo in settimana, durante gli allenamenti, e il mio contributo in campo».
Fonte: Tuttosport
La Redazione
A.S.
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