Paolo Cannavaro, ex capitano del Napoli e attuale collaboratore tecnico del Guanghzou, è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, su Radio Marte:
“Ho trascorso la quarantena in Cina di 14 giorni. Mi sono adattato con le dirette instagram, da buon napoletano. La Cina è stata molto collaborativa con l’Italia, ci sono canali forti tra i due paesi. Ci sono state grosse parole d’affetto e dimostrazioni concrete. In Cina il campionato non è mai iniziato, quindi non hanno la fretta di doverla chiudere come in Italia. Questa è la forza. Si sta pensando alla formula e quindi decideranno a breve. Non c’è nessuno che remi contro il mondo del calcio, è uno sport seguitissimo, i tifosi riempono gli stadi. Il Governo è molto prudente, tutti gli sport sono ancora bloccati, i cinema e i teatri sono ancora chiusi”.
CINA, TITOLI E RAZZISMO – “Il titolo vinto in Cina? Vincere non è mai facile in ogni parte del mondo. Abbiamo avuto tante difficoltà con mio fratello Fabio: abbiamo perso il campionato quando eravamo più forti, poi ci siamo riscattati. Ora abbiamo tanti giovani e questo è il nostro orgoglio. La Coppa Italia? Negli ultimi anni ha preso valore, le società hanno cominciato a capire l’importanza di un trofeo. Il Napoli può fare tutto se vuole, lo ha dimostrato. Il razzismo? Qui sono molto attenti, sia per il razzismo che per il fair play. Ci sono squalifiche molto severe, ma devo dire che episodi di razzismo non ne ricordo in Cina”.
HAMSIK, INSIGNE E MERTENS – “Hamsik? Non siamo vicinissimi, ci siamo incrociati in campo l’anno scorso. Nel nostro staff c’è uno chef napoletano, gli ho offerto la pizza dopo la partita. Insigne? Non ho messaggi da dargli, ama Napoli e questa maglia. Mertens? Supererà il record di Marek, ma deve rinnovare a prescindere da questo. Gattuso uscirà fuori da questo momento difficile dal punto di vista personale, credo sia l’allenatore ideale per il Napoli”.
IL GIUDIZIO SU ADL – “Ferlaino o De Laurentiis? Non si può fare un paragone. Ferlaino l’ho conosciuto poco, ci incontrammo una volta al Centro Paradiso. Sono tornato con De Laurentiis che è stato il mio presidente per sette anni e mezzo. E’ impossibile dire chi sia il migliore. Questo Napoli fa bene a cercare nuovi fenomeni giovani, magari può arrivare qualche elemento più esperto per far sognare una piazza importante. So che sarà difficile non andare allo stadio, ci vuole un po’ di pazienza, la salute ha la priorità”.
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