Vite Parallele. Ma a lui, forse, è andata anche peggio: “scaricato e diffamato”, additato al pubblico ludibrio e oggi rinato a Londra. Esattamente come Gonzalo Higuain. Mesut Ozil è fuggito da Madrid, senza voltarsi troppo indietro. Anche perché, quando lo ha fatto, si è ritrovato sul groppone le voci che parlavano di una vita dissoluta, sempre in viaggio per inseguire Aida Yespica. Povero Mesut, giocatore delizioso, purtroppo finito negli spietati ingranaggi del Real Madrid che trasforma grandi calciatori in grandi delusioni e poi li riscopre nella prima veste quando vanno via. Toccherà anche a lui, il ragazzo cresciuto a Gelsenkirchen, esploso calcisticamente a Brema con il Werder dove ereditò la maglia e il ruolo di Diego, incagliatosi nelle secche del Bernabeu dove tutto diventa troppo complicato. Arsene Wenger gli ha resitituito quella tranquillità che non era riuscito a dargli Mourinho. E le cose adesso vanno meglio, dal punto di vista dell’entusiasmo, è tornato l’Ozil dei tempi belli, almeno nello spirito.
RISCATTO – Non ci ha impiegato nemmeno tanto a ritrovare se stesso e la fiducia dei tifosi. Esattamente come il Pipita a Napoli. Climi diversi, risultati analoghi. Appena arrivato gli hanno rivolto l’inevitabile domanda a proposito della sua presunta vita dissoluta e lui ha risposto con serenità: «Ho giocato centocinquantanove partite col Real, sarebbe stato impossibile senza un comportamento da professionista. Sono andato via da Madrid perché volevo misurarmi con un livello superiore e la Premier è il miglior campionato del mondo. Ora voglio solo divertirmi sul campo». E’ stato di parola: sta provando a divertirsi in una squadra che da tempo non aveva un avvio di stagione così scintillante. Ha capito il mondo che gli gira attorno e con i fatti ha provveduto a spazzare via le insinuazioni. L’Arsenal non lo ha pagato un “tozzo di pane” (cinquanta milioni di euro): lui sta impegnando per dare un senso a quell’investimento decisamente oneroso, il più oneroso della storia dell’Arsenal. Non ha giocato molto ma è arrivato proprio all’ultimo giorno utile di mercato. Il Real Madrid adesso è un ricordo e per come è stato celebrato l’addio, anche un ricordo poco gradevole.
APPUNTAMENTO – La sfida di stasera sarà, comunque, per lui un tuffo nel passato perché non ci sarà solo Higuain dall’altra parte a ricordargli il Real, ma anche Albiol e Callejon. Attraverso Twitter gli ha inviato un messaggio ironico che ha il sapore di un guanto di sfida: «Sono in attesa di incontrare martedì Higuain, Albiol e Callejon ma mi dispiace: non abbiamo regali per loro». Ora di quel passato non sembra avere rimpianti e l’Arsenal gli consente di scrivere una storia nuova, lontana anche dai veleni madridisti. Certo, pensava che la sua storia lì sarebbe durata di più ma nel frattempo si gode questo momento felice dell’Arsenal mentre in Spagna continuano a vivere di “tormenti” nonostante molto sia cambiato. Evidentemente, né lui né Higuain erano i problemi del Real.
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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