NAPOLI – La una, la due o la tre? Fate il vostro gioco e in questo rischiatutto dell’era moderna, magari va a finire che si aprano sia «la una» che «la due» che la «tre» e si proceda. Si gira, si osserva, si scruta, si parla, poi ci si incontra e si relaziona: qui Benitez a te Bigon, per completare il Napoli, dotarlo dei rinforzi giusti per i posti giusti già individuati. Il riassunto delle puntate precedenti serve a rinfrescare le idee e in quella espressa (anche) attraverso le amichevoli, c’è racchiusa la filosofia attuale d’un club che ha già definito le priorità, individuate in un difensore e in un attaccante; il centrocampista, eventualmente, verrà scelto un altro giorno…
IL BOMBER – Tutto torna, soprattutto una vecchia, intramontabile idea: Pablo Daniel Osvaldo (27) resta solidamente un sogno di mezz’estate, con le controindicazioni rappresentate da un affare difficile ma non impossibile. Bisognerà verificare le evoluzioni del mercato, scoprire quel che accadrà domani: sarà indispensabile aver pazienza, insomma, e continuare a perlustrare terre già note, per esempio la Genova rossoblù, dove c’è quel Gilardino che avrà pure un’età non esattemente compatibile per il profilo del progetto (31 anni) ma che ha talmente tanta qualità da poter derogare per una volta. Dunque, Osvaldo o Gilardino o anche Abel Hernandez, lui sì un ragazzino (23) e pure con margini di miglioramento notevoli: però la cautela è stata ritenuta l’elemento imprescindibile e dunque il confronto interno proseguirà.
IL DIFENSORE – Indietro c’è sempre posto, perché un altro centrale viene ritenuto necessario: con Cannavaro, Albiol, Britos (e quasi certamente Gamberini) a disposizione, la quaterna sarebbe completa però Benitez preferirebbe un altro universale o comunque un centrale fisico e rapido, magari pure elegante nel disimpegno. L’argentino Otamendi (25) è rispuntato dal cilindro all’Emirates ma sul sudamericano è da un po’ che Bigon s’è sbizzarrito: c’è una clausola da trenta milioni di euro, c’è una società (il Porto) con cui è complicato negoziare però c’è pure un contratto in scadenza 2015 che può semplificare qualsiasi approccio. Ipotesi. Come Skrtel (29 a dicembre) mai depennato dal listone: ha però un contratto sontuoso, da brividi (quattro milioni di euro), un ostacolo rilevante in una trattativa non ancora decollata e però ritenuta persino chiusa in Inghilterra.
L’ENIGMA – La terza via viene lasciata libera per qualsiasi altra variabile impazzita: va innanzitutto monitorato il pianeta-Zuniga, in ogni suo aspetto, e l’interrogativo che ancora permane ha comunque suggerito di provare a capire se il brasiliano Wallace (19) sia già stato consegnato dal Chelsea all’Inter. Perché se dovesse emergere una fumata bianconera o anche nerazzurra, il Napoli avrebbe l’obbligo di svoltare a sinistra, di rivedere il finale di mercato, di (ri)pensare magari ad Antonelli (26) del Genoa o di «legare» il colmbiano fino a prova contraria, giugno 2014, quando a quel punto il tip-tap sarà concluso. La uno, la due o la tre?
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
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