È intervenuto ai microfoni di Radio Goal, in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, il telecronista di Mediaset Premium Nando Orsi. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it:
“Sulla partita di ieri? Clima surreale, in cronaca ho detto che era un silenzio che faceva rumore, c’era un’atmosfera diversa. Tutto questo fa pensare, forse siamo impotenti rispetto a certe cose, vorremo un calcio che sia momento di svago e non di tensioni sociali ma mi rendo conto che non è così. Sulle differenze rispetto agli anni ’80? Oggi, in un Italia che va male, il calcio è divenuto vero e proprio sfogo sociale teatro dei delinquenti, sono vent’anni che però si dicono cose per provare a risolvere questa situazione ma tanti fatti sono stati disattesi, le normative in Italia diventano una sorta di boomerang e vengono aggirate appena si trova l’inganno. Bisognerebbe cambiare la cultura di base e cambiare la mentalità dei ragazzini, oggi nei campi dei periferia, vedi gli stessi genitori che contestano l’arbitro e che generano aspettative eccessive nei confronti dei loro figli, perdendo la cultura del gioco del calcio. Parlando della prestazione del Napoli di ieri? La vittoria del Napoli entra in quel processo di crescita che vuole inculcare Benitez, affrontare ogni partita con il massimo dell’intensità come se fosse una finale. Vero, il Cagliari è stato pigro e rinunciatario ma poteva finire in goleada. Su Marek Hamsik? Peccato che si sia svegliato tardi, nella prima parte del campionato Hamsik è stato decisivo e lui è il vero ago della bilancia del Napoli, detta i tempi, va negli spazi, è fondamentale per Benitez e non averlo a pieno regime ha implicato delle difficoltà durante l’anno contro le piccole che con l’imprevedibilità dello slovacco si sarebbero potute risolvere. Il mio voto alla stagione del Napoli? E’ un 6,5 per la vittoria della coppa Italia e poteva essere un 7 se avesse avuto un cammino in Europa più lungo, credo comunque che il campionato l’abbia un po’ fallito perché non è stato mai in lotta per lo scudetto.”
