SerieANews.com ha intervistato Fernando Orsi, ex assistente di Mancini nell’Inter, per parlare del match di questa sera dei nerazzurri.
L’Inter può sicuramente passare il turno, anche se il Porto è davvero un club ostico. I lusitani, infatti, negli ultimi anni hanno eliminato tante squadre del nostro campionato. La redazione di SerieANews.com, per entrare già nel clima partita, ha intervistato Fernando Orsi, assistente di Roberto Mancini all’Inter negli ultimi precedenti con il club portoghese.
Ci può raccontare di quelle partite contro il Porto quando era l’assistente di Roberto Mancini?
“Mi ricordo la tripletta di Adriano, che vinse quasi da solo. Il primo gol fu un un pallonetto, mentre gli altri due arrivarono dopo due contropiedi”.
Cosa si aspetta dalla gara di questa sera dell’Inter contro il Porto?
“Mi aspetto che l’Inter continui un po’ il suo momento non è eccezionale, ma concreto. Incontra una squadra difficile, che palleggia e che è abituata a giocare queste partite di Champions League. I nerazzurri hanno un’occasione importante per tornare ai quarti di finale dopo tanto tempo. La squadra mi sembra che sia di nuovo sul pezzo, ma deve affronatare un Porto molto esperto. La qualificazione, ovviamente, si giocherà tra andata e ritorno, ma se l’Inter dovesse vincere questa sera andrebbe in Portogallo con delle sensazioni differenti”.
L’Inter si fa trovare sempre pronta nelle grandi partite, ma poi cade con Monza e Sampdoria. Cosa manca alla squadra di Simone Inzaghi per trovare la giusta continuità?
“Il riuscire a preparare le partite tutte nello stesso modo. L’Inter, forse, abbassa il livello di concentrazione quando gioca con determinato tipo di squadre italiane”.
Si aspettava qualcosa in più dall’Inter o il Napoli è troppo forte?
“Il Napoli è forte, e si merita di vincere lo Scudetto, ma dall’Inter mi aspettavo quei 5-6 punti in più che potevano comunque far pensare ad una rimonta, seppur difficilissima. Questi punti li ha persi con squadre con cui non doveva perderli. Ma penso che anche tutto l’ambiente nerazzurro (allenatore, giocatori, tifosi) si aspettasse qualcosa in più”.
Le italiane possono arrivare in semifinale di Champions League?
“E’ ancora presto, ma il Napoli sembra imbattibile mentre le altre se la devono giocare. Dipende molto dal sorteggio dei quarti di finale”.
Considerando il passato importante tra le fila della Lazio, si aspettava a questo punto che il ‘progetto Sarri’ fosse più avanti? I biancocelesti devono puntare ad andare avanti in Europa o al quarto posto?
“Pensavo che Sarri potesse incidere di più, ma dall’aspetto della continuità e non dal modo di giocare. La Lazio è un po’ come l’Inter, visto che ha perso punti importanti con squadre più deboli. Pure per i biancocelesti mi aspettavo qualche punto in più. Quarto posto? Sarebbe un grandissimo risultato. Questo mini campionato per qualificarsi alla prossima edizione della Champions League arriverà fino alla fine, al netto che Napoli ed Inter sono già qualificate”.
Lei da calciatore è stato un portiere, come valuta l’abbondanza di estremi difensori italiani? Chi può essere il secondo in Nazionale dietro a Donnarumma?
“La sfortuna dei giovani portieri, che hanno delle grandi qualità, che hanno di fronte Donnarumma. Quest’ultimo, infatti, giocherà per almeno altri 10 anni in Nazionale. I Meret ed i Vicario meriterebbero più spazio, ma fino a quando c’è Donnarumma la vedo difficile. Tuttavia, la cosa più importante è avera una scuola di portieri che è tornata ai massimi livelli”.
William Scuotti per SerieANews.com
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