Aggrappato a una flebile speranza. Il Novara affronta stasera il Napoli con la consapevolezza di avere pochissime chance di salvezza, considerando gli undici punti di ritardo dalla quart’ultima, il Genoa, a sei giornate dalla fine. «Ci proveremo sino all’ultimo e comunque vogliamo evitare figuracce in A e terminare nel miglior modo possibile il campionato». Il diktat è di Attilio Tesser, nel Napoli tra il 1978 e il 1980, colui che ha condotto il Novara dalla C alla A in due anni, tornato sulla panchina dei piemontesi dopo la parentesi Mondonico. Con quest’ultimo la storica vittoria di San Siro con l’Inter ma anche appena 5 punti in 6 gare. «Il San Paolo rievoca in me ricordi splendidi, grazie al Napoli – ricorda Tesser – ho giocato anche con la Nazionale Olimpica e con l’Under 21 e ho conosciuto grandi uomini come Castellini, Bruscolotti e Ferrario. Riconosco che è uno degli stadi più caldi del mondo, ma non dovranno tremarci le gambe, non abbiamo paura degli azzurri».
La salvezza è – al netto del calcioscommesse – un’impresa disperata per una squadra che con Tesser ha sì conquistato 8 punti negli ultimi sei turni ma è reduce da 2 punti in 4 gare e stasera scende in campo senza sette elementi, tra cui giocatori importanti come il portiere Ujkani (lo rimpiazza il 38enne Fontana), Jeda, Garcia e soprattutto Marco Rigoni, stella e cannoniere della squadra con 7 reti. «Per noi è un’assenza pesante – riferisce il tecnico –, lo dicono i numeri e le prestazioni, ma Jensen, che lo sostituirà, ha giocato 50 partite con la Nazionale danese e merita fiducia». Tesser ripropone il 5-3-2 che all’andata quasi mise in scacco il Napoli, anche se il marcatore di allora, Rodovanovic, dovrebbe finire in panchina per far posto a Pesce. «In quel caso meritavamo qualcosina in più. Chiedo una prova d’orgoglio ai ragazzi, dovremo stare attenti perché mi aspetto un Napoli arrabbiato». In panchina l’ex partenopeo Rinaudo, insieme a Caracciolo in attacco agirà l’altro ex Mascara. «Spero che Peppe non senta troppo la partita, abbiamo bisogno dei suoi colpi», conclude Tesser, arbitro della lotta Champions dovendo affrontare mercoledì la Lazio.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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