Mazzarri ritrova la vittoria che colora di rosa il futuro europeo degli azzurri, ma non il sorriso: «Non era un Napoli 2 quello che ha affrontato il Dnipro, e non è un Napoli che dipende da Cavani. Ho una grande squadra e sono orgoglioso di questi ragazzi, di tutti, perché non c’è solo Cavani, questo Napoli è una squadra di campioni». I pronostici del tecnico avversario, Juande Ramos, che di Europa League se ne intende visto che ne ha vinta una col Siviglia, non riescono a scioglierlo. «Ha detto che possiamo vincere noi l’Europa League quando siamo al completo? Non mi importa, perché non lo so se da adesso in poi cambierò le mie priorità, valuterò chi far scendere in campo di volta in volta anche perché per me non esistono riserve e non ci sono titolari». La sensazione è le critiche del dopo Torino pesino ancora sul tecnico di San Vincenzo: «Sembrava una gara stregata,dopo aver fatto il primo gol è scattata una certa paura di vincere che ho visto anche domenica scorsa e non comprendo. Ma grazie al gruppo siamo riusciti a ribaltare una situazione che ci siamo complicati per i tanti errori sotto porta», spiega ancora l’allenatore toscano. «Bravi a tutti i miei ragazzi, non solo al Matador». Per più di 30 minuti in campo contemporaneamente Hamsik, Insigne, Cavani e Pandev. «Quattro tenori in campo? Si può fare tutto, bisogna lavorare su determinati equilibri. Ieri dovevamo ribaltare una situazione difficile». Per Mazzarri la vittoria col Dnipro, dopo due ko in Europa League consecutivi e l’imbattibilità interna nelle manifestazioni continentali che resiste dal dicembre del 1994 (0-1 adopera dell’Eintracht), può essere la svolta della stagione: «Mi auguro di vedere con il Geno ai progressi che ho visto ieri sera. Io sono orgoglioso dei miei ragazzi e della loro prova, per la forza d’animo che ho ammirato in ognuno di loro». Dice di non voler parlare dei singoli, ma davanti al poker calato da Cavani fa, doverosamente, una eccezione: «Lo abbiamo voluto nel 2010, credevo in lui e speravo che potesse diventare un top-player come è accaduto. Quando arrivò a Napoli non erano felicissimi perché andò via Quagliarella. Gli parlai tramite Gargano, lo convinsi che Napoli fosse la piazza adatta a lui. È esploso perché c’è una squadra che gioca per lui e che lo adora». La serata col Dnipro ha anche un lato oscuro. Mazzarri prova a nasconderlo poi cede. «Vargas? Tutto concorre a far sì che questo ragazzo non abbia avuto fortuna, come non l’aveva neanche la squadra in questo periodo. Grazie alla forza d’animo, alla forza d’animo che hanno questi ragazzi, siamo riusciti a sovvertire qualsiasi avversità ci fosse in campo. Mi dispiace, ma ho dovuto fare dei cambi, c’era bisogno di una scossa e hanno pagato lui e Donadel, ma sono ragazzi che stimo». Walter poi si tuffa sul campionato. «Col Genoa vogliamo fare risultato, anche perché a tutti interessa solo questo, non certo la prestazione. Contro il Torino avete scritto qualsiasi cosa, ma abbiamo giocato bene e abbiamo pareggiato solo per un infortunio di Aronica. Così come abbiamo giocato bene ieri, anche quando stavamo perdendo». Apre a un futuro con una difesa a 4, come negli ultimi 10 minuti di ieri: «È possibile tutto. Se la squadra, come dicevo l’anno scorso,mi darà garanzie nelle due fasi, si può fare tutto. Se i ragazzi risponderanno come oggi sia davanti, che dietro, che a centrocampo, non ci saranno problemi per me a cambiare modulo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro