L’espressione più forte se la riserva alla fine quando nell’incontro con i tifosi al teatro si parla del sogno scudetto. «Altro che sette giorni soltanto, per quella cosa lì smetterei di fumare per molto più tempo», dice Mazzarri alla platea catturando l’ultima razione di applausi. «Vincere a Napoli per un professionista è il massimo, la passione della gente non è uguale in nessun’altra parte. Questa squadra incarna al meglio lo spirito della città, dei napoletani, che è quello di non mollare mai e di non arrendersi. Noi siamo pronti a tutto». Una vera e propria escalation del tecnico che parte già forte. «Avevo chiesto dei nomi alla società, ogni allenatore vorrebbe poter allenare i top player ma quando parte l’annata per me quelli che ho a disposizione sono i campioni del mondo». De Laurentiis ha parlato di terzo, secondo o primo posto. «Quello del presidente è un ruolo diverso, lui fa bene a mettere entusiasmo e a caricare l’ambiente e la squadra. Ma il mio ruolo è diverso, noi abbiamo sempre dimostrato suul campo con i fatti, adesso non servono i proclami, daremo sempre il massimo e alla fine vedremo dove saremo arrivati». Poi frena su Insigne. «Calma, questa di Napoli è per lui la prova del fuoco dopo Foggia e Pescara. È un giovane di talento ma per diventare un top player deve dimostrare di saper reggere la pressione e di avere equilibrio, tirare fuori il carattere in una piazza come Napoli».
La voglia di Britos: «Speriamo che possa essere il mio anno, sono stato molto sfortunato, vedevo la squadra che giocava partite importanti e io stavo fuori. Vorre vincere qualcosa con il Napoli. L’Europa League? perchè no». La grinta di Dossena. «Ho onorato sempre questa maglia e vorrei ancora indossarla. Le voci sull’arrivo di Balzaretti? Sono uno stimolo per me. In Europa League proveremo ad andare il più avanti possibile, la giocammo già due anni e se non avessimo perso in casa del Villarreal saremmo potuti arrivare in semifinale. Il sogno scudetto? Ricordo le emozioni di due anni fa quando a sei giornate dalla fine eravamo a tre punti dal primo posto, la notte era bello non riuscire a dormire pensando a cosa sarebbe potuto succedere a Napoli. Vorrei poterle rivivere». Infine, Pandev. «Il terzo tenore? No sono il quinto, vengo dopo Cavani, Hamsik, Vargas e Insigne. Ora il primo obiettivo è la Supercoppa».
Oggi azzurri di nuovo in campo, ci sarà Behrami dall’inizio contro il Grosseto (orario d’inizio anticipato alle 16: tribuna 20 euro, gratis il prato e l’ingresso ai bambini fino a sei anni) ultimo test degli azzurri in Trentino. E sarà questa la prima prova in maglia azzurra del nazionale svizzero, acquistato la scorsa settimana e arrivato con grandi motivazioni. L’altro acquisto dalla Fiorentina, il difensore Gamberini, partirà dalla panchina. Mazzarri cambierà quasi radicalmente il Napoli rispetto all’undici base con il Bayern Monaco. Una questione di minutaggio, in campo dall’inizio il Napoli due con la conferma di Inler e Vargas e l’inserimento di Pandev dal primo minuto. L’ex interista giostrerà alle spalle del cileno, ancora alla ricerca del primo gol stagionale, mentre Insigne, il grande protagonista delle prime due amichevoli degli azzurri partirà dalla panchina. Avvicendamento tra i pali, partirà Colombo. In campo dal primo minuto anche Gargano. Cambia anche la difesa. Il difensore centrale sarà Fernandez, ai lati Grava e Aronica, due della «vecchia guardia».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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