Strutture sanitarie, Covid hospital, misure restrittive. Il ministro Francesco Boccia ha convocato le Regioni per le 16. Ci sarà un nuovo esame dei dati e saranno prese altre decisioni su regole e divieti. La strada per scongiurare il lockdown nazionale rimane quella delle ordinanze locali. Un lockdown “leggero” che non prevede il blocco totale degli spostamenti dei cittadini. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha già proposto «di dare l’intesa, ossia la procedura di condivisione formale del governo, alle ordinanze delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna». I governatori e i sindaci stanno lavorando a iniziative per misure più restrittive di quelle al momento previste e loro ordinanze sarebbero attese a breve. Alcune sono già entrate in vigore, altre scatteranno il 14 novembre. Per evitare il blocco i sindaci delle città che sono ancora in zona gialla si organizzano con misure restrittive e chiusure più forti rispetto a quelle nazionali. La cabina di regia deciderà il destino di Liguria, Veneto, Toscana, Umbria ed Emilia Romagna e della Campania che rischia la zona rossa.
Ecco città per città tutti i divieti per evitare gli assembramenti soprattutto nel fine settimana.
Le strade di Roma
Dopo gli assembramenti dello scorso fine settimana sulle spiagge e nei parchi, il prefetto Matteo Piantedosi disporrà controlli mirati. Misure anche nel centro della città con un elenco (che sarà stilato entro venerdì) con le piazze e le strade a “numero chiuso” dove si potrà entrare scaglionati. Sono i luoghi di maggior richiamo sia per la parte culturale sia per lo shopping.
Bar e ristoranti a Firenze
A Firenze sabato e domenica saranno chiusi bar e ristoranti, ma si sta anche valutando di vietare l’accesso in alcune piazze. «Se le cose vanno male e vediamo che i comportamenti non cambiano allora proporrò di limitare l’ingresso alle piazze del centro di Firenze», ha annunciato il sindaco Dario Nardella, «perché abbiamo avuto molti problemi con grandi affollamenti e questo non aiuta: bisogna limitare i contatti superflui al massimo».
Centro chiuso a Palermo
Nel capoluogo siciliano «fino al 3 dicembre il divieto di stazionamento per le persone, dal lunedì al venerdì dalle 16 e fino alle 22; sabato, domenica e festivi dalle 5 alle 22, nelle zone del centro di Palermo».
Stessa misura scatterà «sabato e domenica, dalle 5 alle 22, anche in tutto il litorale, comprese spiagge, coste, aree verdi aperte al pubblico da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari».
No eventi a Bologna
A Bologna nelle piazze e strade del centro storico sono vietati eventi e manifestazioni, comprese le esibizioni degli artisti di strada. «Il divieto di assembramento è una delle principali misure di contenimento del contagio, insieme all’obbligo di indossare la mascherina quando non si è isolati e al rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro», sottolinea lo staff del sindaco Merola aggiungendo che «le strade e le piazze del centro storico di Bologna sono luoghi dove si possono creare situazioni di assembramento favorite da manifestazioni, iniziative ed eventi che attraggono ulteriore pubblico». Annullati i presidi convocati dai sindacati di base per venerdì in occasione degli scioperi che coinvolgeranno i dipendenti comunali, il personale dei servizi educativi e gli operatori sociali; la manifestazione delle Sardine per il compleanno del movimento prevista per sabato, al pari della nuova manifestazione dei collettivi. Intanto il Comune specifica che rimangono in vigore inoltre le ordinanze che vietano l’accesso e lo stazionamento in piazza San Francesco (dalle 20 alle 6), piazza Verdi (dalle 18 alle 6); la parte di piazza Aldrovandi davanti ai civici 12 e 12/A-B-C (dalle 18 alle 6).
Coprifuoco a Bari
A Bari è in vigore un’ordinanza che vieta lo stazionamento dalle 21 fino alle 2 del giorno successivo in 19 strade e piazze di Bari. Sarà anche anticipata alle 19 la chiusura dei negozi e vietato l’ingresso allo skatepark.
Senso unico a Verona
Il governatore Luca Zaia è stato esplicito: «A Verona abbiamo la situazione più critica, si stanno attivando tutti i presidi possibili». Oltre all’ordinanza regionale anti assembramenti in attesa delle decisioni del governo, il sindaco di Verona ha chiuso numerose strade e piazze istituendo nel centro il senso unico per le vie pedonali proprio per evitare contatti stretti tra i passanti.
Coprifuoco a Genova
A Genova scatta alle 21 il coprifuoco e «A partire dal giorno 27.10.2020 e fino al giorno 23.11.2020, le limitazioni alla circolazione vengono estese a tutto il territorio comunale: dalle ore 21.00 alle ore 06.00, fatti salvi la possibilità di accesso e deflusso alle abitazioni private, agli esercizi commerciali legittimamente aperti, agli spostamenti determinati da esigenze lavorative, attività sportiva o motoria individuale, situazioni di necessità ovvero motivi di salute», è scritto nell’ordinanza del sindaco.
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