Roma – I vertici delle forze dell’ordine ribadiscono: nessuna trattativa con gli ultrà, quei colloqui sono serviti solo a informarli, a spiegare loro che certe voci erano assolutamente false. Resta il fatto, però, che sabato notte per quarantacinque minuti abbondanti l’Olimpico è stato letteralmente abbandonato a se stesso: si è preferito informare i tifosi delle due curve piuttosto che informare e rassicurare uno stadio intero. Nessun annuncio, fino all’intervallo: c’era da comunicare il nome del vincitore di un quiz…
Il silenzio della Lega. Quanto di imbarazzante accaduto all’Olimpico è avvenuto sotto gli occhi delle istituzioni e sotto lo sguardo dei vertici dello sport italiano. C’era il presidente del Coni, Malagò, c’era il presidente della Federcalcio, Abete. E c’era soprattutto Mario Beretta, presidente della Lega Serie A che organizza l’evento e gestisce la serata. Chi ha coordinato l’ordine pubblico ha ritenuto saggio dialogare con il cuore delle due tifoserie per fare chiarezza su quanto accaduto a Tor di Quinto, per spegnere le voci più disparate (come il coinvolgimento di un bambino) e disperate (la morte di Ciro, il tifoso ferito gravemente). Ma chi ha organizzato l’evento ha scelto di non comunicare con l’intero stadio.
Di sicuro, nessuno ha mai pensato a rinviare la partita, è quello che emerso anche nel ventre dell’Olimpico quando lo stadio si era svuotato. Il presidente Beretta ieri ha parlato a Sky Sport24: «Credo che tutti abbiano fatto la loro parte in un quadro che mostra segnali di allarme e vulnerabilità. Con gli ultrà c’è stato un rapporto di informazione sui fatti che erano accaduti e per avere una condizione che consentisse di giocare in termini di sicurezza, cosa che poi è avvenuta» .
L’allarme Supercoppa . Sarà sempre la Lega ad organizzare la finale di Supercoppa italiana tra Juve e Napoli, programmata il 24 agosto all’Olimpico (anche se la data non va bene agli azzurri, impegnati in Europa). Giancarlo Abete, presidente della Figc, ha già sollevato il problema: «Credo che la Lega debba aprire una riflessione sull’ipotesi di giocare la partita all’Olimpico. Mi è stato chiesto se le partite uniche non siano un rischio. Senza dubbio sono cariche di fascino, ma anche di potenziali tensioni. Per questo dico che dobbiamo riflettere a fondo sulla sede della partita del 24 agosto» .
Fonte: Corriere dello Sport
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