Il futuro entra negli spogliatoi prima che accada sul campo. Sembra un film, ma è solo il tentativo del portiere di riserva, Gianello, di una combine rifiutata da Cannavaro e Grava, non denunciata e punita. L’ingiusta sentenza della Commissione disciplinare, sottoposta giovedì ad una richiesta di revisione della Corte di giustizia federale da parte dei legali del club e dei due difensori squalificati (Cannavaro e Grava), sembra aver dato ulteriore carica agli azzurri, che con tre successi (Siena, Roma e Palermo) si sono portati a due punti dalla Lazio, seconda con aiutini arbitrali nelle ultime due partite, e a cinque dalla Juve, che ha cominciato male il 2013 (un punto e due rimonte subite in 180’) a conferma che anche i più ricchi e i più forti possono piangere e che davvero tutto può accadere da qui alla fine.
Sì, il Napoli può candidarsi allo scudetto, confermando questo passo e questa scioltezza nel gioco e soprattutto ricevendo dalla giustizia sportiva quei 2 punti che sono stati indebitamente sottratti alla sua classifica perché – la voce onesta del club e dei tifosi non si stancherà mai di urlarlo – nella primavera 2010 non ci sono stati né illecito né giro di soldi in per Samp-Napoli. La società è una vittima e una vittima non può essere condannata, peraltro con un danno patrimoniale e tecnico evidente: oggi, con due punti in più, la squadra sarebbe seconda, in piena lotta per il posto nella Champions League 2013-2014, e a -3 dalla Juve, che ad inizio marzo sarà al San Paolo, in una sfida che si annuncia ad alta tensione e ovviamente non solo per le parole di Marchisio, che ieri ha finalmente chiarito il significato della sua antipatia verso gli azzurri in un’intervista alla «Iena» napoletana Rosanova.
Aspettando la sentenza d’appello e l’inserimento degli utili rinforzi messi da De Laurentiis a disposizione di Mazzarri, il Napoli svolge perfettamente il compito. Dopo un quarto d’ora della partita con il debole Palermo è arrivata la scossa del tecnico e sono arrivati due gol capolavoro. Azioni aperte da Hamsik, il colpo di testa di Maggio (terzo centro consecutivo) e la prodezza da fuori area di Inler in cinque minuti hanno chiuso la partita che alla vigilia era comunque segnata per Gasperini e i rosanero, a cui non saranno sufficienti gli inserimenti degli ex azzurri Aronica e Dossena. Avversari di modesta levatura, però il Napoli – ben messo in campo e tonico sotto l’aspetto fisico – ha reso tutto più facile e così Mazzarri ha potuto concedere spazio ad Insigne, per la gioia del terzo gol e la soddisfazione di giocare con il fratello Roberto, il talento di una Primavera che comanda la classifica del girone.
L’inizio del 2013 non ha fatto registrare soltanto il rallentamento della Juve, ma anche quello di una squadra che sembrava la più brillante e la più bella del campionato: la Fiorentina di Vincenzino Montella, che domenica aspetta il Napoli al Franchi all’ora di pranzo. Sconfitte con Pescara e Udinese, difficili da assorbire, perché non si trattava di avversari irresistibili. Battere l’Aeroplanino di Castelcisterna darebbe ulteriore forza al progetto-Champions o a quello più ambizioso per lo scudetto, che potrebbe riaprirsi con una sentenza della Corte federale più giusta.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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