Anche in quell’assolato pomeriggio di aprile di ventisette anni fa, data dell’ultima vittoria del Napoli in casa del Milan, erano più o meno tanti sugli spalti del Meazza. Diecimila o giù di lì. Molti però partiti dalla Campania, in pullman o in treno perchè all’epoca non esisteva la tessera del tifoso. Altri, invece, arrivarono da tutto il Nord ed anche dalla Svizzera, seppure in in palio c’era solo un piazzamento in Uefa (ormai la Juve aveva accumulato un buon margine di vantaggio per lo scudetto). Ma quel Napoli, rinforzato a dovere intorno a Maradona con gli arrivi di Giordano, Pecci, Renica e Garella, alimentava la speranza di poter sbancare la San Siro rossonera. E così avvenne. Quel Napoli vinse due a uno con reti di Giordano e Maradona dimostrando di aver gettato le premesse per vincere il titolo che poi puntualmente s’aggiudicò l’anno successivo.
DALLA GERMANIA – A distanza di ventisette anni sembra di rivivere la stessa vigilia: carovane intere di tifosi che si mettono in marcia da ogni angolo d’Italia e persino dall’estero; migliaia di tifosi entusiasti di questo Napoli che strappa consensi ovunque, che incute soggezione al blasonato Milan; che si presenta a San Siro dall’alto di ben quattro punti di vantaggio in classifica. E che esibisce un bomber corteggiato da mezza Europa, Edinson Cavani. Da Monaco di Baviera sono pronti a fare centinaia di chilometri pur di incitare i propri beniamini a fare il colpaccio alla Scala del Calcio. Roberto Scalese, originario di Fuorigrotta, e Ciro Cena, ristoratore di Torre del Greco, trapiantati con successo in Bavaria, hanno organizzato la comitiva che parte da Monaco di Baviera: «Con noi verrà anche un tifoso del Milan ma non c’è problema. Vedremo la partita insieme e poi saranno problemi suoi al ritorno se dovesse fare risultato il nostro Napoli. Per chi vive all’estero, la rivalità è solo sportiva» , dice Roberto Scalese, apprezzato dirigente di una nota ditta tedesca. Ma sono attesi anche alcuni rappresentanti del Napoli club Lucerna che in questi giorni hanno festeggiato il quinquennale dalla fondazione. E’ un club nato nell’era De Laurentiis ed è orgoglioso dei risultati raggiunti in questi cinque anni. «Ci prendemmo una bella soddisfazione battendo l’Inter a San Siro per tre a zero, ora ne aspettiamo un altra con il Milan» , riferiscono i napoletani che lavorano a Lucerna e dintorni. Ma comitive sono in viaggio anche da Zurigo e Ginevra: «A noi basta che il Napoli giochi a testa alta e ci faccia sentire fieri di essere napoletani. Non credo che possa sfuggirci la Champions, a questo punto» . Chi vive all’estero avverte di più la paura di perdere Cavani. «Qui in Germania dicono che il Matador interessi al Bayern. Se loro vogliono, lo acquistano. Ma già il fatto che si parli dell’interesse per un giocatore del Napoli ci riempie di orgoglio» , confida Ciro Cena.
DAL NORD – Al Napoli club «cuore azzurro» di Cambiano in provincia di Torino hanno impiegato poco per riempire un pullman. Il presidente Pietro Mitrione dopo la scorpacciata con il Torino spera nel bis con il Milan. E confidano in Edinson Cavani: «Se si scatena lui…» . Da Como, Giusy Ascione e Gabriele Formisano, originari di Ercolano, viaggeranno in un pullman di tifosi milanisti: «Ma faremo sentire ugualmente la nostra voce, siamo amici. E poi è bello andare insieme alla partita con i tifosi dell’altra squadra» .
DA NAPOLI – Stamattina , invece, davanti al settore distinti dello stadio San Paolo, partirà la carovana organizzato dal tifoso Maui Palumbo: «Viaggiare sapendo che il Milan ha bisogno solo della vittoria per sperare, ci fa stare di buonumore. Dovranno loro preoccuparsi di fermare il Matador e di Hamsik. Il nostro presidente, invece, si preoccupi di trattenerli se vogliamo vincere qualcosa» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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