Ancora lontano dagli occhi, ma sempre più vicino al cuore. Napoli-Juve dista ora nove giorni, ma questa distanza temporale viene annullata in un amen. Dal pensiero. Certo, vorrebbero già stare tutti lì, casomai ad aspettare l’ora ics bivaccando sulle tribune. Perché l’attesa è spesso più piacevole del piacere stesso, perché se con quel “basta la parola” di una volta si riusciva a regolare l’intestino, adesso la parola (Napoli-Juve) basta lo stesso a rendere l’idea ma, al contrario, mette in subbuglio con largo anticipo corpi e menti. Che provano a scavare negli ipotetici risvolti, nei possibili scenari, a giocare la partita con la fantasia: tutto il possibile per tenersi a stretto contatto con un venerdì primo marzo che è ormai puro presente. Fa nulla che c’è ancora un giovedì d’Europa (domani) e un lunedì (25) di campionato con l’Udinese. Per Napoli-Juve vige la regola della precedenza assoluta. Sbagliato? Può darsi, ma non è possibile evitarlo.
LA BOLLETTA – Come Tonino Ruggiero, di Casoria, studente fuori corso e musicista quando può: «Con Michele, che fa i tatuaggi, avevamo deciso dall’inizio del campionato di giocare la “bolletta” ogni domenica. In caso di vincita l’avremmo destinata sicuramente a Napoli-Juve. Il destino ha voluto arrivasse quella vincente quando la Juve ha perso in casa con la Samp. Giocati 10 euro, incassati 280. Mica male? Ora abbiamo il biglietto della Nisida e anche il resto, in caso di festeggiamenti» .
LA COLLETTA – Di modi, infatti, ce ne sono molti e vuoi che i tifosi azzurri difettino di fantasia? «Andiamo allo stadio quando ci gira» , Valentina Riccio di Soccavo, parla anche a nome di Rosaria ed Anna «e quasi sempre ci gira quando arriva la Juve. Due dei nostri boy friend andranno in curva, ma noi avevamo un’altra idea. Riformare il trio e farlo per bene. Lavoro al pub e, fra mance e collette varie, coinvolgendo i parenti, ce l’abbiamo fatta ad andare in tribuna. Una volta all’anno si può fare dai» .
ARRIVANO I NOSTRI – Arriveranno da ogni parte, d’Italia, ma anche da fuori. Inutile dire che sono pronte transumanze da ogni regione, soprattutto dal nord, per fare il “pieno” di Napoli in un’occasione unica. Fervono le organizzazioni di gruppi di aficionados pronti a sfidare ogni tipo di ostacolo, di numerosissimi club, a maggior ragione presenti quando il Napoli incrocia la Signora. Anche dalle nazioni confinanti: dalla Francia, alla Germania, la Svizzera (come ad esempio il Club Lucerna) e la Spagna, con il gruppo facente capo a Giuliano Amoruso, tifoso storico, da Siviglia (dove ha conosciuto De Sanctis) ma originario del Vomero.
PREVISIONI – 60.240 ne può contenere il San Paolo e forse saremo lì. Intanto da ieri, anticipando i tempi, sono stati messi in vendita anche i tagliandi dei distinti (90 euro, 65 ridotti). Inutile dire che la vendita procede a passo di carica, polverizzati circa diecimila sino alle 20,30 di ieri, scontato il sold out in giornata, dando perciò il via libera alle curve già prima di lunedì 25, forse da venerdì o prima. In esaurimento anche la Tribuna Family. Probabilmente non si batterà l’incasso di Napoli-Chelsea (oltre 3 milioni di euro da 53mila presenti), scaturito da prezzi superiori, ma quello dei “fonografi” se dovesse accadere ciò che tutti ora sognano ad occhi aperti. Scongiuri compresi.
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