Stop alle tessere omaggio per lo stadio Olimpico, status symbol di generazioni di politici. Lo ha deciso il Coni guidato dal 19 febbraio scorso da Giovanni Malagò, «al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica. Il Coni – è scritto in un secco comunicato dell’ente che governa lo sport in Italia – comunica che, al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica, ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio nazionale».
Una vera e propria svolta, che non riguarda dunque solo la città di Roma e lo stadio Olimpico, tradizionale ritrovo dei politici vip di casa nostra, ma tutte le sedi in cui si svolgeranno avvenimenti sportivi patrocinati dal Coni. Il provvedimento, ovviamente, non impedirà ai parlamentari di presenziare agli eventi: d’ora in avanti, però, i politici dovranno seguire l’iter tradizionale, procurandosi un regolare biglietto. Resta intatta la possibilità di ottenere omaggi dalle singole società sportive: ciò non toglie che la scelta del Coni rappresenti un segnale di rinnovamento, in un momento in cui da più parti si invoca un ridimensionamento dei privilegi al mondo della politica. A meno di un mese dalla sua elezione al vertice del Comitato olimpico, Giovanni Malagò dimostra di voler imporre fin da subito una nuova linea al Coni. In attesa di vederlo all’opera con questioni più spinose, la strada intrapresa sembra quella giusta.
«Non credo davvero che con questa decisione si aggiusteranno i bilanci dello Stato. Mi sembra una iniziativa che segue i tempi». Ignazio La Russa, politico e storico frequentatore degli stadi italiani, accoglie con perplessità e ironia la scelta del Coni. La Russa, grande sostenitore dell’Inter, sostiene di non aver mai usato la tessera da parlamentare per entrare allo stadio: «A Milano – spiega il deputato – consente solo l’accesso, ma non dà diritto ad un posto in tribuna, per questo io non ne ho mai usufruito».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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