Quanta Campania sul podio olimpico. Sette medaglie. Le due di Diego Occhiuzzi nella sciabola; l’argento di Clemente Russo nella boxe; il bronzo di Vincenzo Mangiacapre ancora sul ring, di Mauro Sarmiento nel taekwondo, di Dante Boninfante nel volley e di Gigi Tarantino al fianco di Occhiuzzi nella prova a squadre. Una in più di Pechino 2008. Non è il record, perché nove ne sono state conquistate ad Atlanta 1996 e ad Atene 2004, tuttavia è un segnale importante per una regione che ha cronici problemi di strutture. Il Palasport di Napoli, tanto per ricordarlo, è stato demolito nel 1998 e mai più ricostruito.
La regione leader è la Lombardia con 11 medaglie; poi Marche (grazie alle jesine del fioretto Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali) e Lazio a 8; Campania e Toscana a 7. Un cospicuo numero è stato conquistato da atleti nati in altri Paesi: nove. Nella nazionale di pallanuoto, vicecampione olimpica, ci sono cinque giocatori nati all’estero e nessuno di Napoli. Ampia era stata invece la rappresentanza di pallanotisti napoletani nelle squadre che avevano vinto le precedenti sei medaglie ai Giochi.
«È l’unico motivo di rammarico per un’Olimpiade davvero straordinaria. Purtroppo è la conseguenza della crisi che viviamo a Napoli» nota Paolo Trapanese, ex portiere della Nazionale e presidente del Comitato campano Federnuoto. Napoli sparita dall’Italia della pallanuoto, cosa fare? «Bisogna dedicare maggiori attenzioni, energie ed investimenti: solo così si può rilanciare la pallanuoto. Il lavoro sui vivai abbinato a quello sulle strutture» spiega Trapanese.
Bonifante, 35 anni, alzatore, gioca nella Roma Volley ed è legatissimo a Battipaglia: il sindaco Giovanni Santomauro ne aveva annunciato la presenza a Londra come unico salernitano prima dei Giochi e adesso lo aspetta in Comune per una cerimonia. Occhiuzzi è stato già ricevuto dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: si rivedranno perché l’erede di Aldo Montano sogna di creare una polisportiva a Napoli. Per ora, è uno degli atleti di spicco della Champ di Pollena Trocchia, la palestra di Gigi Tarantino, che lascia la scherma a 39 anni. Russo e Sarmiento sono riusciti a compiere il bis olimpico. Tatanka e l’amico Mangiacapre, altro probabile personaggio da reality, sono l’orgoglio di Marcianise, patria della boxe dove presto le Fiamme Oro apriranno una scuola, affidata al maestro Antonio Brillantino. È clamoroso il risultato del taekwondo, uno sport che esalta i campioni nei piccoli centri: Sarmiento viene da Casoria e il pugliese Molfetta, medaglia d’oro, da Mesagne.
I sei medagliati campani saranno ricevuti in Regione: lo ha annunciato il consigliere delegato allo Sport, Luciano Schifone, in una telefonata al presidente del Coni regionale, Cosimo Sibilia. Appuntamento l’11 settembre dal presidente Stefano Caldoro. Preparano una cerimonia anche il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, e il presidente del Coni provinciale, Michele De Simone. «Sono rimasto colpito dalla passione di questi ragazzi: le medaglie sono risultati sensazionali se rapportati alle difficoltà impantistiche della regione» dice Sibilia, in scadenza di mandato. «Dal 2009 abbiamo cercato di sostenere l’operazione-Londra e adesso bisogna lavorare in proiezione di Rio 2016. La Campania è colpita da gravissime emergenze, dalla sanità ai rifiuti. Sono problemi molto seri, però lo sport va incoraggiato». Vince sempre. Nonostante tutto.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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