Nella libreria Mondadori in Piazza Trieste e Trento è stato presentato il libro “Oi vita oi vita mia” ed hanno partecipato gli autori del testo Mimmo Carratelli, firma storica del giornalismo campano ed Ilaria Puglia, collega de “Il Napolista” e opinionista de “Il Mattino”. Erano presenti anche l collega di Radio Marte Dario Sarnataro nella versione di moderatore del dibattito ed il giornalista de “Il Mattino” Gianluca Agata.
Il libro fonde l’aspetto emotivo del calcio trattato da Ilaria Puglia e le biografie dei calciatori curate da Mimmo Carratelli. Durante il dibattito sono stati toccati tutti gli argomenti del libro, di cui sono state lette anche alcune righe, come fatto dal giornalista de “Il Mattino” Agata e dal maestro Mimmo Carratelli che ha parlato dei calciatori azzurri e delle loro varie qualità tecniche ed umane
“In questo libro io descrivo i giocatori del Napoli, ad esempio Edinson Cavani lo definisco un “cavallo alato”, perché nei movimenti è leggero e poi lo si vede correre in mezzo al campo. Come centravanti è diverso da Altafini o da Careca, entrambi partivano da lontano per depositare il pallone in rete, il giocatore dell’Uruguay invece si sacrifica molto per i compagni di squadra. Il ragazzo ha un’allegria misurata, molto contenuta al contrario di Lavezzi. Il Pocho è a tutti gli effetti un napoletano, è sincero e spontaneo al tempo stesso, ha impiegato tre anni prima di familiarizzare con la città. Dal punto di vista realizzativo ora ha molta più sicurezza e i meriti vanno al suo “insegnante” Lucarelli. Su Maggio c’è da dire che è un calciatore instancabile, oltre che essere molto bravo dal punto di vista tecnico, mi ricorda un cursore della vecchia scuola del Napoli anche se deve migliorare la fase difensiva. De Laurentiis ha salvato il Napoli, ed ora stiamo a grandi livelli, per me è un personaggio eccezionale. Quando gli azzurri conquistarono il primo scudetto fu un evento meraviglioso, davvero unico nel suo genere, il secondo tricolore fu considerato una cosa normale. Il supporter del Napoli è diverso dagli altri, nelle sofferenze è molto forte, perché nella sua storia il club azzurro senza elementi di qualità eccelsa si è sempre difeso dai grandi squadroni. La mia collega Ilaria Puglia nel suo libro trasmette emozioni vere, che ha provato e che tutt’ora prova dal vivo, in mezzo ai tifosi partenopei”.
Nel prosieguo della serata interviene Ilaria Puglia e ci racconta attraverso il libro come si prepara scaramanticamente ad assistere aile partite degli azzurri:
“Quando le partite si giocano alle ore 15,00, a casa nostra si mangia pasta e zucca a mezzogiorno e poi se si gioca in casa andiamo dritti allo stadio. Ho molti riti scaramantici, quando non li facciamo le cose per il Napoli non vanno bene. In occasione di Milan-Napoli, traslocammo e vedemmo la partita senza il solito divano e con un televisore 46 pollici e il risultato lo sapete tutti. In occasione di Napoli-Bari mangiammo il panino prima del match ma non andò bene e da quel momento stravolgemmo le varie usanze. Prima di ogni partita io e mio marito ci scateniamo con il tifo, dopo rimaniamo in religioso silenzio e al gol degli azzurri esultiamo dentro. In questa stagione ho usanze diverse: indosso una maglia di Cavani “pezzottata”, o mi preparo un panino con dentro la parmigiana di melanzane e spesso gli azzurri fanno ottimi risultati”.
Dal nostro inviato alla “Mondadori” Alessandro Sacco
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