Adesso che fa gol il colore della pelle non lo vedono più. Adesso che è divenuto, con la doppietta alla Germania di Loew, il nuovo monumento del calcio italiano, l’Italia scopre che è italianissimo anche lui. Mario Balotelli, nato a Palermo il 12 agosto 1990, dall’età di 2 anni residente a Brescia dopo che i genitori del Ghana avevano rinunciato a lui.
Ma quanti sono i neri d’Italia in odore d’azzurro? Per prima cosa c’è chi della Nazionale fa già parte: è Angelo Ogbonna, centrale di difesa, scuola Torino, nato in un ospedale di Cassino da genitori nigeriani. Nel 2009 era stato scelto dall’allora ct della Nigeria Amodu ma disse di noi. Chi potrebbe giocare nella prossima Italia? Tra i candidati, anche se si è perso un po’ per strada, Stefano Okaka, nato a Castiglion del Lago, dal 2004 a Roma, poi esperienza al Fulham, a Parma e adesso di nuovo nella capitale. Tante le presenze con l’Under 21.
Mario e Angelo, con Stefano alla finestra, non sono i primi neri-azzurri della storia della nostra Nazionale: abbiamo avuto Matteo Ferrari e Fabio Liverani negli anni scorsi, ma Balotelli è il primo campione e goleador di colore che cambia il volto della Nazionale di calcio. Il basket (Carlton Myers, portabandiera alle Olimpiadi di Sydney) o l’atletica (Fiona May e Andrew Howe) ci sono già arrivati.
La Torino sponda granata, oltre che a Ogbonna, si affida a tre fratelli originari del Senegal: i Gomis. Tutti portieri. Il più grande, Lys, ha 22 anni; il secondo, Alfred Benjamin, ne ha 18 e gioca in Primavera; il terzo, Maurice detto ”Momo”, ne ha 14 ed è il portiere della squadra Giovanissimi. Giurano che uno di loro sarà l’erede di Buffon.
A Napoli, poi, ha giocato Fabiano Santacroce. Nato in Brasile da mamma di Bahia e papà brianzolo. Ora brilla nel Parma e non è detto che prima o poi possa rivedere l’azzurro della Nazionale. Altro nero italiano Giulio Ebagua Osarimen, l’ultima stagione nel Catania. Lui è nato in Nigeria, ma è italianissimo, dato che vive nel nostro paese da quando aveva un solo un mese. Nell’Inter brilla la stella di un altro Balotelli: Freddy Loo. Ha 18 anni e anche lui come Mario è di nazionalità ghanese, ma affidato ad una famiglia di Como.
Nella scuola degli italiani infine il caso di Stephan El Shaarawy, astro nascente che ora è nel Milan. Classe 1992, di padre egiziano e madre savonese, ha già indossata la divisa azzurra nelle giovanili. Altro giocatore interessante è l’ italo-tunisino Karim Laribi, vivaio dell’Inter poi finito al Fulham prima di andare al Palermo. A questi possiamo poi aggiungere i vari Schelotto, Soriano, Possebon, Forestieri e altri ancora. Non certo di colore, ma pur sempre italiani d’adozione. Ma che fatica per farli giocare: per un extracomunitario tesserare il figlio nato in Italia richiede una lunga trafila burocratica. Da riptere ogni anno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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