Sembra tutto fermo in difesa in casa Napoli, ma probabilmente è soltanto apparenza. Il reparto arretrato della squadra azzurra è monitorato. In particolare, la finale di Supercoppa ha rappresentato un piccolo spartiacque. Con Campagnaro e Cannavaro che danno garanzie (l’argentino anche per la fascia destra) Britos non ha ancora mostrato sicurezza, ma c’è Aronica dietro di lui. Va anche detto che nelle retrovie c’è Gamberini che è intenzionato a recuperare e a proporsi nel lato destro o centrale del reparto. Tuttavia, il giovane Fernandez sembra andare ancora a corrente alternata, mentre Britos va aspettato. Ma la domanda è. Per quanto tempo? Ecco perché il Napoli potrebbe ancora lavorare per la difesa: tuttavia gli indizi non sembrano portare né a un giocatore importante, e neanche a un innesto immediato. Il nome di Ulvini si sta facendo da qual che giorno, ma non solo. Due brasiliani, Wallace e Bruno Uvini, sono monitorati da Bigon. Per l’esterno del Fluminense classe ’94, il prezzo resta sempre troppo alto. E il Fluminense non vorrebbe cedere il suo talento. Vigilia sempre il Chelsea, il Napoli rimane interessato. Non c’è solo Wallace, però. Perché per Bruno Uvini ormai sembra essere solo una sfida tutta italiana, tra Roma e Napoli. Il difensore del San Paolo piace, la prossima sarà la settimana decisiva. Sono previsti incontri e sviluppi importanti. Il Napoli spinge per prenderlo a titolo definitivo e girarlo al Siena. La Roma, invece, vira sul prestito oneroso con diritto di riscatto. Ci sarebbe da capire se il Napoli può “permettersi” di girare difensori in prestito e non tenerli in organico per rinforzare il reparto. Del resto, da questo mercato ci si aspettava innanzitutto un colpo in difesa che potes se cambiare il volto alla retroguardia azzurra. Così non è stato, ad oggi, anche perché Mazzarri non ha voglia di declassare Campagnaro e Cannavaro, mentre resta forte la fiducia in Britos. Tenendo presente che dietro di lui Aronica rappresenta una garanzia e Gamberini e Fernandez potrebbero rivelarsi piacevoli scoperte, o “riscoperte”, nel caso dell’argentino.
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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