Il pericolo è giallo e quel tormento che segna (un pochino) ha ragione d’esistere: Roma o Napoli, chi può dirlo in anticipo? Però ci sono centottanta minuti e nella doppia sfida varrà la pensa di ricordarsi dei rischi del mestiere, delle Un’ammonizione priverebbe il Napoli anche di Jorginho per la partita del San Paolo
ammonizioni già subite (tra l’Atalanta e la Lazio), delle possibilità d’incorrere in squalifiche, dunque della «paura» di perdersi il ritorno. Il pericolo è giallo per chi già s’è trovato un cartellino sventolato sotto al naso e non c’è settore in cui il Napoli non abbia uomini – e tutti di spessore – sui quali penda la spada di Damocle: Albiol in difesa, Jorginho a centrocampo e Higuain in attacco lo sanno bene a cosa vanno incontro e la vigilia è servita pure a ricordare che all’insidia bisogna sottrarsi.
SI RIPARTE – Si parte (in treno, ieri sera), si gioca (stasera), poi si rientra (nella notte), perché quando Roma-Napoli va in archivio comincia immediatamente Napoli-Milan. Ci sono settantadue ore di tempo per prepararla, più precisamente due sedute di allenamento, più dettagliatamente anche una serie di video da analizzare per studiare come e quanto sia cambiato il Milan, da Allegri a Seedorf. Per ragionare sulle alternative, sapendo che poi dopo altri quattro giorni sarà di nuovo coppa Italia, con la Roma e al San Paolo. Una partita infinita; un «giallo».
Fonte: Corriere dello Sport
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