Balzaretti gela Milan, Napoli e Lazio. Lo fa mentre firma autografi ai bambini polacchi assiepati dietro la transenna che divide la vita terrena da quella dei divi. «O vado al Psg o resto al Palermo, il presidente lo sa», taglia corto l’azzurro. Ultime ore nel ritiro di Wielizcka, a una quindicina di chilometri da Cracovia. Qui, di ritorno da Kiev, gli azzurri hanno vissuto una notte fuori programma: ad accoglierli, alle due, quasi un paese intero. Fuochi d’artificio, fiaccole, migliaia di coriandoli argentati sparati in cielo, come se avessimo vinto. I giocatori azzurri sono rimasti sorpresi. Nonostante l’ora, hanno lasciato le valigie in camera e sono scesi per salutare quella gente che li aveva ospitati per un mese.
Adesso, nel giorno in cui l’Italia lascia la Polonia per tornare a casa, fuori dai cancelli del Turowka Hotel, un quattro stelle con casette stile Heidi, decine di bambini e ragazzi aspettano sotto il sole un autografo. Alle loro spalle, dalla strada principale, spuntano Sirigu e Balzaretti. Il primo fila via, il secondo firma decine di autografi. E, intanto, con grande serenità, parla della finale, del suo futuro e di quello azzurro.
Com’è passata la notte, siete riusciti a dormire?
«Mah, non molto».
Avete subito la Spagna fin da subito. Che cosa è successo?
«Non è facile giocare con loro, hanno un grande palleggio, sono partiti subito forti, aggredendoci alti…».
Dopo un 4-0, prevale più un senso di frustrazione o di rabbia?
«Intanto pensi che sei arrivato in finale e non è un traguardo che capita tutti i giorni. Frustrazione… forse no, perché loro giocano veramente bene».
Quando te li trovi di fronte…
«Li ammiri, è veramente un spettacolo il loro gioco».
E poi eravate stanchi.
«Abbiamo giocato molte partite, è stato un torneo duro con incontri troppo ravvicinati».
Prandelli che cosa vi ha detto?
«Ci ha fatto i complimenti».
Questo nello spogliatoio, ma vi ha detto qualcosa anche qui in hotel?
«Ci ha ringraziato per quello che abbiamo fatto, è molto orgoglioso di noi».
Questa Nazionale ha un futuro?
«Certo».
E il futuro di Balzaretti come sarà?
«Lo vedremo, spero che la mia situazione venga chiarita al più presto».
Presto vuol dire in quanti giorni…
«Diciamo, entro la prossima settimana».
La cerca il Napoli.
«Non so niente».
Milan, Lazio. Lei dove si vede a settembre?
«Una settimana fa ho parlato con il presidente Zamparini, gli ho esposto chiaramente quali sono le mie priorità».
E quali sono?
«O vado al Psg o resto a Palermo. Non ci saranno altre soluzioni».
Balzaretti firma l’ultimo autografo e torna in albergo, mentre alle sue spalle parte l’applauso spontaneo dei bambini.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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