La vittoria del Napoli in Coppa Italia ingigantisce l’entusiasmo anche sul nuovo stadio. Il sindaco Luigi de Magistris e il patron Aurelio De Laurentiis hanno visto la finalissima dalla tribuna vip dell’Olimpico. Ovviamente l’argomento stadio non era certo all’ordine del giorno, ma il feeling resiste. A poche ore da quel contatto viene fuori che la manifestazione di interesse pubblico per la costruzione del nuovo impianto e il revamping del San Paolo si arricchisce di un nuovo capitolo. Dedicato interamente a De Laurentiis. Nella sostanza verrà messo nero su bianco che chiunque costruirà il nuovo stadio – perché la determinazione del sindaco su questo punto non è in discussione – dovrà farlo di concerto col Napoli calcio e ascoltarne le esigenze. Una ulteriore apertura verso il patron che sull’argomento a livello ufficiale continua a tacere anche se comincia a non trascurare l’ipotesi di avere una nuova casa. L’incontro fra primo cittadino e presidente, ci sarà con ogni probabilità la prossima settimana. Accelerazioni non sono da escludere, perché a telefono parlano spesso e molto. Un lavoro diplomatico certosino, si sa, il patron è innamorato del San Paolo e non lo vorrebbe mollare. Tuttavia per mettere lo stadio in sicurezza e renderlo all’altezza di un impianto moderno e vivibile tutti i giorni servono 80 milioni. Palazzo San Non li ha e nemmeno li metterebbe sul piatto, le priorità sono altre. Il patron dal canto suo non ha intenzione di investire su quel fronte. De Magistris è molto carico, intervenuto telefonicamente a Kiss Kiss Napoli nella trasmissione condotta da Valter De Maggio il sindaco spiega come stanno le cose la momento. «Le emozioni vissute all’Olimpico sono state forti. Si sono avvertite simpatie da parte dei tifosi neutrali e questo è un gran bel messaggio per tutta la città. Noi tutti stiamo dimostrando di poter essere da esempio per lo sport e per la civiltà: De Laurentiis lo sta facendo con la gestione sana della società noi operando con l’unico scopo del miglioramento di Napoli». Quindi il passaggio sullo stadio: «Il connubio tra città e sport andrà avanti, per permettere a Napoli di crescere ancora e ancora. Certo può vincere lo scudetto prima del nuovo stadio. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il presidente per fare il punto su tante cose tra cui, ovviamente, il progetto dello stadio. Si è aperto un grande ciclo vincente e la prospettiva del nuovo stadio rafforza le mie convinzioni: servono grandi obiettivi, dalla politica allo sport, in queste occasioni Napoli diventa una macchina da guerra. Oggi quando si parla della nostra città bisogna togliersi il cappello».
Dunque l’incontro tra sindaco e presidente servirà per sdoganare anche il lancio della manifestazione di interesse pubblico per il nuovo impianto. Un documento sostanzialmente già pronto, tuttavia serve il confronto con chi poi nel nuovo stadio ci dovrà vivere e giocare prima del via libera. È volontà di Palazzo San Giacomo di dare la possibilità a chiunque lo voglia di presentare progetti e idee, contestualmente si lavora per cominciare i lavori per la fine dell’anno o per l’inizio del prossimo in modo da consegnare il nuovo stadio alla città entro il 2015. Sul tavolo del sindaco, giova ricordarlo, c’è già un progetto importantissimo promosso da un gruppo imprenditoriale guidato da Maria Luisa Faraone Mennella ed è stato realizzato da Arup. Previsto nella zona di Ponticelli. Settecento i milioni messi sul tavolo. Il gruppo è pronto a partire con i lavori a inizio 2013. La conclusione dell’opera è prevista per la fine del 2015. Solo a quel punto partirebbe il revamping del San Paolo che durerà fino al 2018. In modo da far giocare il Napoli sempre nel suo stadio e con il calore dei tifosi.
Fonte: Repubblica
La Redazione
S.D.
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