Notte di passione biancoverde. Seimila tifosi domenica, a tarda ora, hanno accolto gli eroi di Catanzaro al «Partenio Lombardi», tornato, per l’occasione, il teatro dei sogni. Miracoli del calcio. Sotto gli scrosci di pioggia, un grande abbraccio collettivo: cori, slogan, canti, brindisi. Una bellissima festa liberatoria per la riconquista della B.
Quattro anni fa il fallimento e poi la traversata del deserto, tra serie D, Seconda e Prima Divisione.
Adesso ricomincia l’avventura nel grande calcio, ma proprio quello stadio, che l’altra notte traboccava di entusiasmo, sarà il primo problema da affrontare. L’impianto è vecchio e deve essere ristrutturato ed adeguato alle norme di sicurezza. La capienza attualmente è di soli 7750 spettatori, mentre la Lega di serie B pretende almeno 10mila posti a sedere. Il presidente dell’Avellino, Walter Taccone, è deciso a prendere di petto la questione Partenio, ma deve attendere l’elezione del nuovo sindaco che avverrà tra poco più di un mese.
Il patron è determinato anche a costruire un Avellino competitivo. «Adesso che siamo tornati in serie B, vogliamo continuare ad essere protagonisti. La società ha mantenuto la promessa della promozione diretta, ora i tifosi debbono fare la loro parte, abbonandosi in massa».
Taccone apre all’ingresso di nuovi soci: «Non abbiamo nessuna preclusione, pensiamo solo al bene dell’Avellino».
Sul fronte della squadra, c’è un punto fermo: il tecnico Rastelli, che Taccone ritiene «il principale artefice del salto di categoria».
Rastelli, trainer giovane, è al secondo successo in panchina (nel 2010 portò la Juve Stabia in Prima Divisione). Già quando giocava (piedi buonissimi), era un allenatore in campo e, da tecnico, ha affinato la sua capacità di gestione degli uomini, evidenziando inoltre una notevole duttilità tattica. Per lui la serie B sarà il banco di prova definitivo.
L’intelaiatura dell’Avellino è buona, ma è chiaro che servono almeno quattro o cinque innesti di peso per renderla adeguata ad un campionato impegnativo come la B. La società punta a confermare i due gioiellini della difesa, il centrale Izzo e il laterale Zappacosta, che sono in comproprietà con Napoli e Atalanta. Potrebbe rimanere anche Zigoni, giovane attaccante del Milan, autore del gol promozione a Catanzaro. Il bomber Castaldo, che ha un contratto triennale, non si muoverà dall’Irpinia. Da valutare il futuro degli anziani Biancolino e Millesi.
I dirigenti avellinesi, naturalmente, hanno già avviato i contatti per il potenziamento della squadra. Circolano anche i nomi dei napoletani Roberto Insigne e Radosevic, che potrebbero arrivare in prestito. Ma, comunque, ci sarà tempo per pensare al mercato. L’Avellino deve prima affrontare l’ultimo impegno casalingo con il Pisa e magari poi provare a vincere la Supercoppa di Prima Divisione contro la vincente del girone A (Lecce o Trapani).
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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