Diminuiscono gli argentini all’interno dello spogliatoio azzurro, prendono il sopravvento gli uruguaiani. Solo casualità o scelta meditata per questione di ingaggi, caratteri, doppio passaporto? Difficile stabilirlo. Sta di fatto che nel Napoli, con la partenza di Lavezzi e quelle possibili di Fideleff, Santana e Chavez, i connazionali di Maradona sono rimasti soltanto in due: il giovane difensore, nonché nazionale, Federico Fernandez e Hugo Campagnaro, classe ‘80, che ha un altro anno di contratto e spera in un rinnovo. Entrambi, peraltro, muniti di doppia nazionalità. Gli uruguaiani ora sono in numero maggiore nel gruppo di Mazzarri: Edinson Cavani, Walter Gargano e Migue Angel Britos. Di questi, soltanto l’ex difensore del Bologna viene considerato extracomunitario, gli altri due, invece, possiedono anche la nazionalità italiana. Gargano addirittura ha stabilito il record di presenze in azzurro per un uruguagio: ben 165. Restano comunque gli argentini a guidare la classifica generale con trenta arrivi che proprio nell’era De Laurentiis hanno scavalcato i brasiliani che erano fermi a venticinque. Tra loro gli uruguaiani vanno molto d’accordo. Si frequentano con le famiglie anche fuori del campo e se possono fanno da tramite per approdi di nuovi connazionali. Fu, infatti, Gargano a convincere Cavani a venire a Napoli e a metterlo in contatto con De Laurentiis e Mazzarri. Ora Britos sta provando a convincere Ramirez per un poker d’assi tutto uruguaiano.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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