Chiaro sul presente. Mazzarri è il solito martello e non si fida dell’Inter: «Due anni fa raggiugemmo la Champions contro l’Inter? Allora bastava un pareggio per la certezza del terzo posto. Ora neanche una vittoria ci darebbe la certezza del secondo, dobbiamo conquistare sei punti per non guardare agli altri. Occhio all’Inter, non è assolutamente da sottovalutare, è la squadra settima in classifica, nelle ultime due partite abbiamo sofferto da morire al San Paolo per battere Atalanta e Cagliari, tutte ci affrontano alla morte. Chiedo massima concentrazione e il sostegno del pubblico».
Ermetico sul futuro: parlerà con i presidente dopo Inter e Bologna? «Con il presidente posso parlarci sempre e poi ci si confronta sempre su tante cose anche con il direttore sportivo Bigon. Lo ripeto, quando ci sarà la matematica certezza del secondo posto affronterò il discorso sul futuro. Quello che farò lo valuterò ad obiettivo acquisito. Solo a quel punto deciderò cosa fare e dopo la partita con la Roma lo saprete. Lo sto dicendo dall’estate. Poi se la società prende un’altra decisione non si può prevedere». La società ha deciso di aspettare e sono stati numerosi gli elogi del presidente De Laurentiis: «Nel calcio basta una foglia per cambiare lo scenario. Ad esempio ora sembra quasi che il progetto Barcellona sia esaurito e il modello da seguire è solo il Borussia Dortmund ». Chiusa la parentesi futura senza lasciare indizi, il tecnico si sofferma sull’Inter decimata da numerosi infortuni e fuori dai giochi. Inter che però superò il Napoli all’andata anche se gli azzurri giocarono molto meglio. «Una gara di gran fascino al di là delle loro assenze, non penseremo alla sconfitta dell’andata come senso di rivalsa». Napoli che può raggiungere il secondo posto, migliorare il record di punti con Mazzarri in panchina e sperare addirittura di migliorare il record di punti di tutti i tempi che risale all’epoca di Maradona. «I bilanci amo farli alla fine. Il cammino fin qui è stato straordinario, si potrebbe addirittura superare il numero di punti dell’anno del miglior Maradona, a patto che nelle ultime quattro partite si riesca a fare bene come nell’ultimo periodo. Rispetto all’anno scorso abbiamo quindici punti in più, prima di me il Napoli arrivava al massimo a 50 punti. Per allenare a Napoli bisogna essere completi, se riesci a fare bene qua puoi lavorare ovunque». Grande orgoglio e nessun rammarico per la corsa scudetto già finita a favore della Juventus. «A me piace sempre vincere, confesso che quando la Juve perse a Roma e noi pareggiamo con la Sampdoria mi rammaricai perchè avremmo potuto mettere un po’ di pressione in più ai bianconeri. Poi però loro hanno vinto altre otto partite, si dono dimostrati marziani e rispetto all’anno scorso hanno conquistato 6 punti in più». Hamsik, sempre più simbolo del Napoli: «Un giocatore diventato leader, però non deve mai accontentarsi e può ancora migliorare». Il Napoli del futuro: che ne pensa di Osvaldo e Dzeko? «Non parlo del mercato e non parlo di giocatori che non fanno parte del Napoli, in linea generale è chiaro che il mio giudizio su Dzeko e Osvaldo è positivo, sono giocatori di livello, un fatto scontato non solo per me. Piuttosto vorrei parlare di Dzemaili che ha ringraziato me e il presidente De Laurentiis. I meriti sono soprattutto di Bigon che ci parlò a lungo quando non giocava e desiderava andar via». Il 3-5-1-1 modulo Conte ha lanciato nelle ultime partite sul modello Napoli delle ultime settimane. «Lasciamo stare, non voglio parlare di queste cose perchè non voglio che si offenda nessuno». Assente Campagnaro per infortunio. «Rolando potrà tornare utile, preferisco Gamberini perchè ha già giocato in quel ruolo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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