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“Non caschiamoci più”, il Napoli a Firenze per la conferma. Anti-Juve? Stiamo attenti…

Bisogna evitare la sindrome dell'anti-Juve, le pressioni sono pericolose

La sentenza della Corte d’Appello Federale che ha sancito la restituzione agli azzurri dei due punti di penalizzazione e la revoca della squalifica di Cannavaro e Grava ha aggiunto ulteriore entusiasmo in casa Napoli. Gli uomini di Mazzarri hanno agganciato la Lazio al secondo posto e ridotto a tre i punti di ritardo dalla Juve capolista. La cavalcata degli azzurri, però, dovrà ora affrontare due insidiose trasferte in casa di una Fiorentina in crisi di punti ma non di gioco e dell’imbattuto (tra le mura amiche, nda) Parma dell’ex Donadoni.
Il Napoli ha mostrato nelle tre vittorie con Siena, Roma e Palermo di aver ritrovato convinzione e condizione atletica. Nel corso dell’ultima partita i progressi si sono visti anche sul piano del gioco. Mazzarri pare aver ritrovato parte dell’entusiasmo perduto e le rinnovate motivazioni del mister si sono trasformate in benzina per il Napoli che ha riniziato a correre e a vincere. Dopo il terribile mese di dicembre, in cui i partenopei sono incappati nella peggior striscia di sconfitte della gestione Mazzarri (contro il PSV, l’Inter e due volte il Bologna, tra coppa Italia e campionato, nda), il Napoli ha saputo reagire d’orgoglio nella trasferta di Siena e confermarsi nelle due partite interne successive. Al doppio turno casalingo seguiranno due gare esterne che tasteranno al meglio la condizione e le ambizioni della squadra partenopea.
Importanti indicazioni arriveranno anche sul contributo che potranno dare i due nuovi acquisti del Napoli, Calaiò e Armero. L’attaccante siciliano – di ritorno al San Paolo – e l’esterno colombiano, col loro arrivo, hanno sopperito alla mancanza di un vice Cavani e assicurato maggiore qualità sulla fascia sinistra. In difesa il recupero di Cannavaro e i miglioramenti di Britos e Campagnaro sembrano chiudere le trattative per un reparto numericamente assortito. Discorso differente merita l’asse centrale del centrocampo. Nel ruolo d’interno non ci sono alternative valide ai tre titolari Behrami, Inler e Hamsik. La meteora Donadel non può garantire l’apporto del regista elvetico e Dzemaili non possiede né i tempi né le capacità per fungere da incontrista piuttosto che costruttore della manovra. È necessario completare la rosa con un calciatore bravo in entrambe le fasi di gioco e capace di ricoprire almeno due dei tre ruoli di centrocampo. Nel caso ciò accadesse il Napoli potrebbe di certo affrontare la seconda parte del campionato e l’Europa League potendo gestire al meglio le risorse dei titolari, senza incorrere nelle pessime figure rimediate nella fase a gironi della competizione europea.
Ancor di più delle valutazioni di ordine tattico e atletico, ciò che conta maggiormente in questa delicata fase del campionato è l’aspetto mentale e la serenità dell’ambiente. Il gruppo allenato da Mazzarri è ormai consolidato ma ancora non pronto ad affrontare la pressione del dover vincere ad ogni costo. La sovraesposizione mediatica data dall’etichetta di “anti-Juve” ha già una volta fatto male al Napoli, scivolato dal -2 successivo alla vittoria sul Pescara, al -8 appena quindici giorni dopo, a causa della sconfitta interna col Bologna.
Il processo di maturazione non può prescindere dalla capacità d’imparare dai propri errori; a Mazzarri tocca il compito di mantenere alta la concentrazione del gruppo e non far venir meno quella cattiveria agonistica, senza la quale il Napoli mostra ed amplifica tutti i propri difetti. Un contributo importante a tal fine può venire dall’ambiente che circonda la squadra. Evitare di cadere nel tranello mediatico dell’ “anti-Juve” è il compito che spetta ai tifosi azzurri, chiamati a sostenere il Napoli nella propria rincorsa al ritorno in Champions League, unico e reale obiettivo della società di De Laurentiis. Squadra e ambiente possono essere la chiave della stagione degli azzurri. Se la squadra manterrà massime concentrazione e impegno e tifosi e critica non contribuiranno ad appesantire la pressione, Il Napoli potrà mettere in campo le proprie qualità e raccogliere il maggior numero di punti, potendo così approfittare di eventuali battute d’arresto della Juventus; unica realistica opportunità di ambire alla vittoria finale del campionato.
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