La quiete (in serata) dopo la tempesta (della precedente notte). Auteri saluta e se ne va: di fatto è stato cacciato dopo l’ultimo poker beccato in casa. Se ne va portandosi via la tempesta di un feeling ormai incrinato con parte del pubblico, di una lunga scia di risultati negativi che hanno indebolito mentalemente la squadra. Arriva Campilongo, portandosi dietro la quiete di un progetto tattico ben preciso, di un entusiasmo che giocoforza dovrà reimpossessarsi dell’anima rossonera.
Il comunicato nel tardo pomeriggio di ieri, con la solita forma che prevede il ringraziamento ad Auteri ed ai suoi collaboratori Cassia e Gentili «per l’ottimo lavoro svolto con professionalità e competenza» e soprattutto «per lo storico traguardo raggiunto insieme lo scorso giugno». Un traguardo indimenticabile, che però qualcuno, da queste parti, secondo il parere del tecnico, ha dimenticato troppo in fretta. D’altronde lo aveva confessato lui stesso qualche giorno fa, «parafrasando» la data del 23 aprile, quella della promozione, con un indicativo: «non me la ricordo, me l’hanno fatta dimenticare loro». Ovvero una parte del pubblico, che se un tempo lo osannava quale simbolo indiscusso della promozione, da un po’ di tempo lo beccava in modo spietato. Potere del tifo, potere dei risultati.
Si volta pagina. Ora in sella c’è Sasà Campilongo, che sarà accompagnato nella nuova avventura (contratto di sei mesi con l’opzione di rinnovo ad obiettivo centrato) dall’allenatore in seconda Alessandro Tatomir, dal preparatore atletico Nicola Albarella e dal preparatore dei portieri Franco Cotugno. Nel pomeriggio di oggi il primo allenamento: appuntamento alle 15 al «San Francesco», successivamente il neo tecnico terrà la prima conferenza stampa da allenatore della Nocerina. Il pedigree di Campilongo? Beh, negli ultimi anni ha dovuto masticare amaro con Frosinone ed Avellino. Due anni fa fece un discreto lavoro ad Empoli ma il vero miracolo lo compì con la Cavese con la promozione in C1 del 2006 e del successivo terzo posto.
Ora ripartirà dalla Nocerina. Avrà un compito non propriamente facile: ovvero una corsa salvezza sfrenata. Avrà poi il compito di riconquistare il «San Francesco», primo «nemico» negli ultimi quattro mesi del 2011. Riaprtirà dal 4-3-3, dai nuovi innesti, magari dal recupero di Plasmati. Ieri una prima infarinatura tecnica con il ds Pastore (confermato dalla società) per i prossimi innesti. La Nocerina cambierà ancora qualcosa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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