Match caldissimo al “San Francesco” tra Nocerina e Verona, in un ambiente che si preannuncia rovente sia in campo che sugli spalti. Obiettivi diversi ma stesso bisogno di punti, è questa la sintesi di un classico “testa-coda” che vede i molossi alla ricerca disperata di una vittoria per tenere vive le residue speranze, ridotte ormai al lumicino, di mantenere la categoria e gli scaligeri che puntano dritto alla promozione nella massima serie. La vigilia del match è stata tutt’altro che tranquilla : per evitare il ripetersi degli scontri avvenuti tra le due tifoserie nella gara d’andata, il Prefetto di Salerno ha disposto massicci servizi d’Ordine per garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva dentro, ma soprattutto, fuori dal campo. Auteri conferma il modulo delle ultime uscite inserendo dal primo minuto Negro al posto dell’opaco Farias ; gli scaligeri non rinunciano al loro modulo offensivo affidandosi alla vena gol ritrovata del loro bomber Gomez.
Parte subito forte la Nocerina al 4’ con Castaldo che va vicinissimo al gol, negatogli solo da una prodezza del portiere Rafael che riesce a deviare in angolo; ma sul susseguente tiro dalla bandierina una mancata uscita dell’estremo difensore permette a Figliomeni, a due passi dalla porta, d’insaccare facilmente in rete. La reazione degli uomini di Mandorlini tarda ad arrivare, ciò permette ai molossi di non chiudersi ma di provare il raddoppio che avviene dopo pochi minuti grazie a Negro che riceve un perfetto lancio dalla trequarti del capitano Bruno e con un pallonetto beffa il portiere scaligero. Il Verona è stordito da questo uno-due e la Nocerina avrebbe la possibilità di chiudere definitivamente la partita, ma decide di abbassare il proprio baricentro permettendo agli scaligeri di affacciarsi dalle parti di Concetti. E così prima della fine del primo tempo assistiamo ad un colpo di testa di Mareco che sfiora la traversa e che sa tanto di preludio al gol; gol che arriva puntualmente al 36’ con “ Juanito” Gomez che dopo uno bello scambio con Tachtsidis entra in area e di sinistro riapre il match. Al rientro delle squadre in campo, Auteri decide di rinunciare al bel gioco e ad un calcio offensivo che spesso sono state le cause di sconfitte immeritate, preferendo chiudersi in difesa e affidandosi a veloci ripartenze. Il Verona è sistematicamente nella trequarti dei molossi ma non riesce mai ad impegnare seriamente Concetti e al 61’ complice il nervosismo del non riuscire ad agguantare il pari commette una leggerezza con Ceccarelli che su un lancio da metà campo alza troppo il gomito su Catania che cade in piena d’area di rigore davanti agli occhi dell’arbitro che assegna l’estrema punizione: dal dischetto va il peruviano Merino che non sbaglia e va ad esultare in modo molto provocatorio e poco sportivo sotto la curva dei tifosi scaligeri. Anche stavolta, come ad inizio primo tempo, viene a mancare la reazione dei veronesi che permettono alla Nocerina di gestire tranquillamente la partita senza correre stavolta alcuno tipo di rischio; neanche la girandola di sostituzioni riesce a spostare l’inerzia del match con i molossi che più volte vanno vicini al poker con il bomber di casa Castaldo. La Nocerina conquista tre punti fondamentali nella lotta per la salvezza riuscendo a capovolgere i pronostici ed a far prevalere il fattore campo grazie anche ad un pubblico che oggi può dire di aver vinto una doppia battaglia: “sportiva” grazie alla vittoria sul campo dei loro giocatori, e quella di “maturità” comportandosi in modo esemplare,incitando la squadra fino all’ultimo senza cadere nelle provocazioni dei sostenitori scaligeri che avrebbe comportato la squalifica del “San Francesco”, fattore determinante su cui costruire la permanenza nella serie cadetta.
Pierpaolo Fenderico
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