Sangue caldo, così come il piede. E così Diego Farias sfida il freddo di metà novembre sfoggiando un abbigliamento poco autunnale: maglia a maniche corte sopra il pantalone della tuta. Non sentirà freddo? «No, per adesso no». Parla poco il ragazzo, lascia spazio ai fatti del suo calcio brasiliano. A Reggio Calabria è stato protagonista, tuttavia non è bastato per portare a casa un risultato utile. Ci aveva provato, procurandosi il rigore con maestria (a Reggio e dintorni sostengono che s’è lasciato andare) e trasformandolo con straordinaria freddezza. D’altronde aveva da farsi perdonare il precedente errore dal dischetto a Gubbio: «Ho un bel caratterino – afferma Farias – e allora non mi tiro indietro se c’è da battere un rigore o una punizione, grazie a Dio ho una personalità spiccata».
Al «Granillo» ha fatto centro, realizzando il suo terzo gol in campionato. Finora ha timbrato il cartellino di bomber solo nelle gare esterne. È ora di…
“È ora di segnare anche in casa”
continua l’attaccante brasiliano
“Contro il Vicenza proverò a segnare, magari un gol da tre punti. Secondo me sarà una bella partita». Partita che si preannuncia elettrizzante, ma la Nocerina ora è obbligata a vincere: «Ma non solo da ora, noi abbiamo provato a vincere tutte le partite e continueremo a farlo, sia che si tratti di Torino, Samp o società meno blasonate. La priorità, ora, è uscire quanto prima da questa brutta zona di classifica”.
Graduatoria diventata irrimediabilmente antipatica dopo le tre sconfitte consecutive. A Reggio Calabria non sono mancate le ingenuità – Auteri le chiama «negatività»
tanto in fase difensiva quanto in fase offensiva.
«Il mister era “incavolato nero” con noi, abbiamo parlato a lungo della sconfitta, dobbiamo evitare assolutamente questi errori. Il mio rapporto con lui? Molto buono, con lui ci si diverte perché pratica un calcio molto vicino alla mia personalità. Evidentemente ora ci si diverte un po’ di meno ma è solo una questione di risultati, tuttavia rimaniamo tranquilli».
Di fatto è giunto il momento di fare punti, a cominciare da sabato contro il Vicenza, mettendo da parte inopportune paure.
«Sinceramente non le ho viste, anche a Reggio Calabria abbiamo fatto il nostro. Evidentemente dobbiamo dare di più».
E la scritta sotto la maglia esibita per festeggiare il gol?:
«C’era scritto “Vi amo”, era dedicata ai miei nonni, deceduti la scorsa settimana in Brasile».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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