La Corte di giustizia federale mette la parola fine alla storia dell’Asg Nocerina 1910. È stato respinto il ricorso avverso all’esclusione immediata della squadra dal campionato di Prima Divisione Lega Pro. Restano dunque i severissimi provvedimenti adottati lo scorso 29 gennaio, con l’ammenda di 10mila euro e le squalifiche a tutti i tesserati. Non ha sentito ragioni al Corte di giustizia federale e sentori di «niet» al ricorso della Nocerina si sono avuti praticamente da subito. La camera di consiglio è infatti durata più o meno un’ora, tenuto conto che, dal termine del dibattimento alle 18.20 al reale inizio della consultazione pre-sentenza, è trascorsa anche circa mezz’ora di pausa per i saluti di rito. Vanificato il lavoro di tutto il collegio difensivo.
Di fatto, la corte presieduta dal dottor Mastrandrea ha liquidato in un tempo brevissimo tutto quanto esposto in oltre quattro ore di dibattimento dagli avvocati «schierati» da società e tesserati. Un lavoro meticoloso, verosimilmente considerato inutile dalla Corte di giustizia federale già durante le lunghe e articolate arringhe difensive. Respinto il reclamo del club, così come sono stati respinti quelli di tutti i tesserati, per i quali restano le pesantissime sanzioni inflitte in primo grado dalla Commissione Disciplinare: inibizione per 3 anni e 6 mesi per il presidente Benevento, le cui dimissioni, peraltro, non sono state ancora ratificate dal consiglio di amministrazione della Nocerina; inibizione di pari durata anche per il direttore generale Pavarese e per il medico sociale Rosati; stesso stop disciplinare anche per l’allenatore Fontana e il suo vice Fusco. Se la cavano – si fa per dire – con un anno di squalifica i calciatori Lepore, Kostadinovic, Danti, Hottor e Remedi. Anomalo il caso di quest’ultimo atleta: pur in presenza di certificazione medica di una struttura ospedaliera pubblica e pur avendo saltato la successiva gara di campionato contro la Paganese – disputata per altro due settimane dopo, visto il rinvio di Nocerina-Lecce – s’è sentito accusare di essersi praticamente procurato deliberatamente l’infortunio. Al danno della squalifica, dunque, per Remedi anche la beffa di esser stato considerato «poco furbo» dagli organi di giustizia sportiva.
Gli scenari futuri sono difficili da ipotizzare. Ci sarebbe l’opportunità di ricorrere al Tnas, ma le evidenti difficoltà economiche del club cedono il passo a riflessioni attente prima di poter dare ulteriore mandato ai legali. E allora, difficile fare previsioni. In caso di mancato ricorso, la Nocerina dovrebbe aspettare fine stagione, per conoscere le decisioni del Consiglio Federale rispetto al campionato da disputare. Ma con ulteriori possibili sanzioni in arrivo relative ai pagamenti in nero ai tesserati dal 2010 al 2012 e una possibile riapertura del processo «derby» quando l’ex patron Giovanni Citarella potrà comparire davanti agli organi di giustizia sportiva, viene facile pensare che l’unica via possibile per dare continuità calcistica sia quella di ripartire con altro titolo sportivo e altra matricola dai dilettanti regionali.
Fonte: Il Mattino.
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