A Nocera va in scena il match-salvezza Nocerina – Gubbio; entrambe le squadre sono alla ricerca di 3 punti fondamentali che possono significare rimanere attaccati alla zona-spareggio per gli ospiti, e ultima residua speranza di agganciare il treno salvezza per la squadra di casa. Gli umbri vengono dalla sconfitta casalinga ai danni del Modena,mentre i molossi hanno conquistato un’incoraggiante pareggio esterno nel derby campano contro la Juve Stabia. Al “San Francesco” Mr Auteri conferma il modulo 4-2-3-1 che ha ben impressionato contro i cugini stabiesi affidandosi alla velocità del trio Pagano-Merino-Negro alle spalle del bomber ritrovato Castaldo. Il Gubbio invece si presenta con un più difensivo 4-3-2-1 rinunciando stranamente alla coppia goal Ciofani-Mastronunzio impostando la propria partita sulle classiche ripartente di Mr. Simoni. Fin dall’inizio la Nocerina spinge sull’acceleratore incoraggiata anche da un pubblico che, nonostante la pessima posizione di classifica, non ha fatto mai mancare il proprio appoggio. Al 6’ la Nocerina va vicinissima al vantaggio grazie a Pagano che riceve un lancio lungo dalla difesa si presenta tutto solo davanti al portiere ma si fa ipnotizzare dal giovane,scuola Milan, Donnarumma. Il gioco dei padroni di casa è molto fluido e propositivo,ma espone la difesa a facili contropiedi,come quando Concetti,il portiere dei molossi, deve uscire dalla propria area di rigore e respingere un destro di Bazzoffia lasciato incredibilmente solo. Scampato il pericolo la Nocerina trova il gol un po’ fortunoso: sugli sviluppi di un calcio d’angolo cross di Negro, palla che non viene toccata da nessuno e che s’infila alle spalle del colpevole Donnarumma che, immobile,guarda il pallone rotolare nella rete. Da qui fino alla fine del primo tempo c’è da registrare solo l’uscita per infortunio di Bazzoffia e l’ingresso della “Vipera” Mastronunzio. Alla ripresa del match la Nocerina abbassa i ritmi cercando il secondo gol con meno intensità e chiudendosi in difesa per paura di esporsi troppo al contropiede avversario,lasciando così più possibilità di manovra al Gubbio. Gli umbri cambiano marcia sostituendo i due centrocampisti centrali Raggio Garibaldi e Gerbo con l’esterno Lofquist e l’attaccante di peso Ciofani passando ad un modulo molto più offensivo. Ed è proprio il centrocampista d’attacco svedese che al 75’ trova il pareggio insaccando con un destro terrificante dai venti metri su assist di Graffiedi. Dopo un’iniziale sbando i padroni di casa si buttano tutti in avanti cercando disperatamente il gol; ci vanno vicinissimi al 82’minuto con il solito Negro che con un tiro a giro da dentro all’area di rigore sfiora incredibilmente l’incrocio dei pali. Il pubblico s’innalza a dodicesimo uomo e spinge i loro giocatori alla vittoria ma uno strepitoso Donnarumma con un balzo toglie dall’angolino un colpo di testa di De Maio riscattando così la proprio prestazione. All 89’ minuto sembra calare la notte fonda al “San Francesco”; Negro tutto solo davanti al portiere riceve palla da Pagano, ha tutto il tempo di stopparla e calciare in porta ma calcia male regalando la sfera all’estremo difensore umbro. L’arbitro indica 6’ di recupero, con un pareggio la Nocerina sarebbe virtualmente condannata al ritorno in Lega Pro. Quando ormai le speranze sembrano ridursi ad un lumicino, al 93’ minuto sugli sviluppi di uno dei tanti lanci lunghi della difesa,Merino,dopo un tocco di un difensore avversario,stoppa e calcia in porta un destro che s’infila nel sette. Esplode il “San Francesco” con il trequartista peruviano che va a festeggiare sotto la curva e prendersi gli applausi dei suoi sostenitori. Il Gubbio negli ultimi minuti rimasti si getta in avanti ma i molossi si chiudono bene in difesa non rischiando nulla aspettando il fischio finale che arriva con un minuto di ritardo causa due sostituzioni nei minuti di recupero. La Nocerina vince e riaccende le speranze di una comunque difficile,ma non più impossibile salvezza che dovrà essere costruita tra le mura amiche; questa vittoria darà sicuramente morale e fiducia alla squadra,limiti che hanno contraddistinto fino ad ora la stagione dei molossi..
Pierpaolo Fenderico
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