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Nocerina – Altre indagini sul ”derby della vergogna”: coinvolte tifoseria e club

E’ stato un giocatore di volley, il capo della Polizia, prefetto Alessandro Pansa. Ha inaugurato la “casa del pugilato” a Marcianise, dove ha parlato pure – lui che è originario di Eboli – di quanto avvenuto nel derby di Salerno:  «Lo stadio non può diventare un’arena. Io conosco un altro tipo di sport, quello che viene svolto in questo territorio con grandi campioni. Lodevoli le iniziative per prevenire certi fenomeni, ma bisogna anche portare avanti progetti, mettere in diretta corrispondenza le tifoserie cittadine per fraternizzare prima dell’incontro, per poter convivere anche nella rivalità. Molto è stato fatto e mi riferisco alla tessera del tifoso, ai tornelli, agli steward» .

Il tanto parlare di questi eventi potrebbe essere dannoso? «Non so se sia un bene o meno, ma credo sia irrilevante perchè lo spirito di emulazione queste persone lo hanno al loro interno».

INDAGINI – Gli uomini della Digos della Questura di Salerno, diretti dal vice questore Amato, avrebbero già individuato altri ultras della Nocerina che domenica mattina erano dinanzi all’hotel di Mercato San Severino dove si trovava la squadra rossonera. Sarebbero imminenti, quindi, nuove denunce, almeno altre cinque, che si aggiungeranno alle ventidue già trasmesse alla Procura di Nocera Inferiore. La Digos sta svolgendo un lavoro scrupoloso e difficile, utilizzando video e fotografie e cercando riscontri alle testimonianze dei tesserati della Nocerina. Come ha evidenziato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Izzo, gli investigatori stanno concentrando l’attenzione soprattutto su quanto avvenuto nei giorni precedenti la partita. In particolare sull’incontro tra un gruppo di ultras e la squadra due giorni prima del match. Si sta cercando di capire se già in quella sede siano state messe in atto condotte intimidatorie, poi semplicemente ribadite domenica mattina. Al momento i reati contestati sono due: per tutti la violenza privata aggravata dal numero dei componenti, mentre per quelli che hanno preso la parola dinanzi all’hotel potrebbe configurarsi anche la violazione dell’obbligo di preavviso di una manifestazione pubblica, fattispecie disciplinata dall’articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

MAGLIA  – Uno degli elementi ancora oscuri riguarda la maglietta indossata dai calciatori della Nocerina all’ingresso in campo domenica all’Arechi, una t-shirt bianca recante la scritta  Nocera merita rispetto. Chi ha commissionato quelle magliette? Sono stati i calciatori oppure gli ultras? Gli agenti della Digos stanno approfondendo questo aspetto che potrebbe rivelarsi determinante. Si sta cercando di capire se quella dei calciatori sia stata una scelta spontanea oppure indotta in qualche modo dai tifosi.

DASPO – Tutti i 22 denunciati e il tifoso che ha noleggiato l’aereo con lo striscione pro ultras sono stati sanzionati anche con il Daspo. Tra i denunciati presenti domenica mattina dinanzi al San Severino Park Hotel c’erano anche tre tifosi già daspati. Per questi, in quanto recidivi, il nuovo Daspo potrebbe avere la durata di cinque anni, la massima possibile. Per gli altri, invece, vengono valutate le singole posizioni. Le sanzioni avranno comunque una durata di uno, due e tre anni.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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