Si allarga l’indagine sul campionato campano di Promozione dopo che cinque club si sarebbero rifiutati di far parte del girone insieme al Nuovo Quarto per la Legalità per non incontrare la squadra anticlan: tra gli inquirenti c’è stretto riserbo, ma sotto i riflettori sarebbe finito il tourbillon di fusioni e titoli sportivi con passaggi di mano da un sodalizio ad un altro. Tra le 64 squadre suddivise nei quattro gironi campani ci sono squadre che quest’anno hanno cambiato denominazione sociale, ma in alcuni casi hanno ereditato il titolo sportivo di compagini tirate in ballo in passato in vicende tutte da chiarire. E poi ci sono i rapporti tra frange del tifo violento e alcune delle squadre inserite nei quattro gironi di Promozione.
Si indaga. Al momento tutto è confluito nel fascicolo aperto in Procura contro ignoti, dopo le denunce presentate dal presidente della Boys Pianurese, Vincenzo Nugnes e da Gigi Cuomo, amministratore del Nuovo Quarto per la Legalità, contro gli ultras che sabato scorso intonarono in una partitella amichevole tra giovanissimi cori e slogan contro le forze dell’ordine e il pm anticamorra Antonello Ardituro. In quel fascicolo sono confluite le informative sul presunto gran rifiuto di cinque squadre campane a condividere il girone con il Quarto Antiracket. Dal comitato regionale della Figc hanno ribadito più volte che «non ci sono stati dinieghi verso alcuno» e che «le suddivisioni dei gironi hanno rispecchiato criteri geografici».
Ma il giallo resta. Anzi l’inchiesta si allarga. E il «caso-Quarto» è finito anche nella sede della Figc di Coverciano, al supercorso di preparazione per direttori sportivi che si è aperto ieri: a parlare dell’esperienza unica in Italia di un club calcistico sottratto al patrimonio di un clan di camorra e trasformato in paradigma di legalità è stato Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico e autore del libro di Rubettino «Calcio criminale». «È la prima volta che la Figc organizza un incontro su questo tema ed ha deciso di farlo nella giornata inaugurale del corso per dirigenti sportivi – ha commentato Romani sulla sua pagina Facebook – Un segnale nuovo e importante. Ho svolto la mia relazione dinanzi a ex campioni come Fabio Cannavaro, Massimo Oddo e Filippo Galli. Ho voluto raccontare la storia del Nuovo Quarto per la Legalità e ciò che era accaduto a Pianura sabato scorso. Cannavaro è rimasto particolarmente colpito da questa storia».
E domenica mattina alle 11 allo stadio comunale «Giarrusso» di Quarto ci sarà l’esordio casalingo degli azzurri flegrei. Di fronte ci sarà la Real Bosco Frattese. Ma l’aspetto sportivo rischia di passare in secondo piano. Dopo i raid delle scorse settimane e i cori di contestazione, è scattata la mobilitazione per andare tutti allo stadio a tifare per il Quarto. Ci sarà lo schermidore argento a Londra 2012 Diego Occhiuzzi, testimonial della mattinata che sarà anche una giornata dell’antimafia. In campo, con lo slogan sulle maglie del Quarto. Sugli spalti con il pm Antonello Ardituro, alcuni suoi colleghi della direzione distrettuale antimafia di Napoli e Francesco Valentini, presidente della giunta partenopea dell’Anm.
Un messaggio importante di vicinanza al progetto di legalità portato avanti da Cuomo e dall’avvocato Luca Catalano. Ci saranno le associazioni anticamorra Libera e la Fondazione Polis: il presidente Paolo Siani invierà un messaggio che sarà letto prima della gara, perché domenica è anche il giorno del ventisettesimo anniversario dell’uccisione del cronista de Il Mattino Giancarlo Siani. Ci saranno poi gli alunni delle scuole medie di Quarto, con una parte della tribuna del Comunale che sarà riservata loro. E ci saranno anche i politici, con il Pd che ha fatto sapere che invierà una delegazione con Francesco Dinacci e i parlamentari dell’Antimafia, Bossa e Armato, oltre ad una delegazione del Fli con Pietro Diodato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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