CASTELVOLTURNO – Quello che vale oggi, è già stato cancellato ieri: perché il calcio smentisce persino prima che venga formulata un’idea, che prenda corpo una chiacchierata, che si avvii una trattativa. Il mercato è adesso e dunque vale (anche) ciò che ha suggerito ancora il campo e un 3-3 con l’Udinese che ha tolto il sonno a Bigon: in precedenza, si partiva dal centrocampo; ma ora che là dietro è successo (di nuovo) di tutto, val la pena di mettere ordine nelle gerarchie d’intervento e di industriarsi sul centrale difensivo. Il profilo va definito con lungimiranza, evitando sprechi suggeriti dalle circostanze e dall’impulso e Nicolas N’Koulou (24 a marzo) ha sempre un posto di privilegio. Poi si sfila sulle corsie, a sinistra innanzitutto: Armero è rimasto vago nelle proprie interpretazioni e dunque si sta bocciando da solo; e, aspettando Zuniga, va trovata la data giusta per definire l’accordo con il Genoa e ritrovarsi con un Antonelli (27 a febbraio) in più sulle fasce.
REGIA – Ciak, si decide: però dopo aver monitorato l’intero panorama calcistico e messo in discussione persino il più piccolo (e apparentemente inutile) dettaglio. In ordine sparso, restano cerchiati d’azzurro Maxime Gonalons (25 a marzo) del Lione, del quale il Napoli sa già tutto; poi Fernando Francisco Reges (27 a luglio), che sta al Porto e ci dovrebbe rimanere sino a giugno, quando poi si svincolerà a parametro zero: la ressa attuale può generare un’asta al rialzo pericolosa; a seguire Sandro Raniere Guimares – semplicemente Sandro – del Tottenham (25 a marzo) il Napoli c’è andato in epoca non sospetta, prima e dopo l’infortunio, a frenarne gli slanci è la cautela sui muscoli d’un brasiliano che ha piedi e cervello.
POKER – Il piano d’investimento è stato concordato e, compatibilmente con ciò che proporrà il mercato, prevede un massiccio intervento: un difensore, un centrocampista, il fluidificante e (semmai) pure il vice-Higuain, innesti mirati e anche prospettici, modello Rakitic (26 a marzo), croato del Siviglia che in Spagna «spediscono» pure verso Fuorigrotta.
Fonte: Corriere dello Sport
