È intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, in onda sulle frequenze di Radio Marte, il cantante Nino D’Angelo. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it:
“Il 10 maggio del 1987, venticinque anni fa, è stato un giorno bellissimo ed inspiegabile. Probabilmente è stata l’emozione più bella vissuta in tutta la mia vita. Il Napoli, per me come per altri, non è una squadra di calcio e basta, vi è una continua sovrapposizione tra la squadra e la città: noi siamo sempre stati abituati a perdere come napoletani e, invece, primeggiare nel calcio a livello nazionale diventa un vero e proprio sogno. Adesso bisogna concentrasi sulla finale di Coppa Italia, c’è rammarico per il terzo posto ormai quasi svanito ma nulla è perduto perché il Napoli, quando gioca come sa, ha ampiamente dimostrato di essere una delle migliori compagini italiane. Lavezzi? La sua partenza mi ferirebbe perché il Pocho è uno scugnizzo, un combattente, ma del resto se il ragazzo vuole andare via meglio non trattenerlo contro voglia. Inno del Napoli? O’surdate ‘nnamurate non è il vero inno del Napoli, è una canzone del mondo, un pezzo stupendo che appartiene a tutti e non solo ai napoletani ed al Napoli. Se si va in Svizzera ed in Germania l’inno del Napoli è sempre il mio ‘Ragazzo della Curva B’, e mi spiace che l’inno della squadra non sia più questo ”.
La Redazione
L.D.M.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro