L’attaccante del Villarreal Nilmar ha rilasciato delle dichiarazioni a “La Gazzetta dello Sport”, in occasione del saluto a Ronaldo, che dà l’addio al calcio:
“Sono cresciuto col mito di Romario, per via dei Mondiali del ’94. Poi quando mi sono fatto male seriamente al ginocchio ho capito tutto ciò che aveva passato Ronaldo e per me è diventato l’esempio da seguire. Si è rotto tante volte ed è sempre tornato con una voglia pazzesca: finché uno non si fa male non si rende conto di quello che ha passato, di quanto ha sofferto e ha dovuto lottare e lavorare per tornare in campo a quei livelli. Addio Fenomeno, e grazie per avermi indicato la strada». Il Villarreal a gennaio è stato eliminato in Copa del Rey e ora sono arrivati 2 ko di fila in Liga con Levante e Deportivo. Che succede?
«Prima io sono stato fermo un mese per farmi ripulire il ginocchio, poi abbiamo avuto altri infortuni e problemi, come la febbre di Rossi domenica. La nostra non è una rosa enorme, se manca qualcuno si vede».
Ha visto Roma-Napoli?
«Sì, Cicinho ci teneva perché è appena andato via dalla Roma. Il Napoli mi ha impressionato. Mi piace, gioca in modo simile al nostro: possesso palla, gestione del gioco e gran velocità. E hanno Cavani in forma strepitosa. Sarà dura, soprattutto al S. Paolo. Lo conosco per i filmati di Careca e Maradona, Rossi ci ha detto che c’è grande atmosfera, che è sempre pieno e il pubblico spinge tanto».
Conosce Napoli?
«So che si può andare in moto senza casco, come in Brasile».
E il Napoli?
«Mai incontrato. I primi nomi che mi vengono in mente sono Lavezzi e Hamsik. Poi avranno di sicuro un brasiliano, siamo ovunque. Cribari? Non lo conosco. Il Napoli è uno dei rivali peggiori. Lo scorso anno siamo usciti ai sedicesimi col Wolfsburg, e il Napoli è ancora più forte. Ma se dovessimo passare guadagneremo sicurezza; l’Europa League vogliamo vincerla. Giovedì è la gara più importante della stagione».
Rossi ci sarà?
«Spero di sì. Con lui le cose per noi cambiano tanto. Abbiamo trovato una grande affinità: lo scorso anno all’inizio giocavamo in modo diverso, con palloni alti e lunghi mentre a noi due piace uno stile diverso, di tocco. Cambiato allenatore e modulo, ci siamo trovati».
Prima dell’operazione al menisco si è parlato tanto di lei in chiave mercato.
«Ho ancora 3 anni di contratto e qui sto benissimo. Io e il club sappiamo che questo per me è un trampolino: se una grande farà un’offerta il Villarreal l’accetterà. Sta a me far sì che qualcuno mostri interesse».
Perché il Villarreal?
«Qui si vive bene, senza pressioni, club ambizioso, presidente cui piacciono il calcio e il successo. Non possiamo avere tanti tifosi, la città è piccola, siamo in Liga da 11 anni e ci sono squadre con maggior tradizione e fascino, ma qui la situazione per un calciatore è ottima».
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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