Non si è trattata di una standing ovation ma quasi. Gonzalo Higuain ha lasciato il terreno di gioco dopo settantacinque minuti tra gli applausi dei cinquantamila del San Paolo. Ai tifosi è piaciuta quella sua rabbia mostrata nella ripresa di voler cercare il gol. E’ piaciuto lo spirito di servizio. Ed anche alcune sue giocate pregevoli in ogni zona del campo. «Vittoria importante ma sofferta – ha detto El Pipita al termine della gara – Il Catania ci ha messo in difficoltà reagendo dopo il nostro uno-due. Hanno accorciato le distanze e cercato anche il pari ma noi siamo stati bravi a guadagnare i tre punti che secondo me sono meritati».
I tifosi ricordavano ancora gli assist forniti contro la Fiorentina a Callejon e Mertens. Avevano cominciato ad applaudirlo già dopo i primi minuti di gioco. Ma l’argentino ha accusato non poco il raddoppio di marcature degli avversari ed una scarsa fluidità della manovra offensiva dei suoi. Eppure proprio da lui era nato il primo gol, quello del solito Callejon, il compagno di spogliatoio dei tempi di Madrid. Lo scambio ravvicinato al limite dell’area di rigore del Catania ha consentito a Callejon di sfoderare un numero da bomber vero: pallone infilato proprio nel «sette» alla destra di Andujar. Ed il primo a complimentarsi con l’autore del gol era stato proprio Higuain: «Questi tre punti ci fanno molto comodo per la classifica. Ci lasciano preparare con il morale alto la sfida di Champions League», ha affermato poco prima di dirigersi nello spogliatoio.
TENTATIVI – Decisamente degno del migliore Higuain, il secondo tempo disputato dall’ex blanco. Propositivo, altruista ed anche finalizzatore. Più di una volta ha tentato la via del gol. E più di una volta i centrali del Catania sono andati in tilt davanti alle sue percussioni. C’è voluto un grandissimo Andujar per negare il gol all’attaccante del Napoli. Che si è disperato a ripetizione. Voleva assolutamente festeggiare con i tifosi con un gol. « Ci ho provato in tutte le maniere ma il portiere è stato bravo quanto fortunato. Sarà per un’altra volta, magari mercoledì con il Marsiglia». Atleticamente sta crescendo. Higuain intanto non avverte più timori se deve scattare o calciare con entrambi i piedi. Ed è già tanto. Proseguirà la tabella di lavoro che prevede l’apice della forma per la gara con la Juventus in calendario dopo l’impegno di Coppa: «Juve-Napoli? Sarà sicuramente una gara affascinante, ma dobbiamo pensare prima all’Olimpyque Marsiglia. E poi ci concentreremo sulla Juve».
EUROPA – Higuain già pregusta la sfida a distanza con il connazionale Tevez. Ma prima vorrebbe regalare una notte magica ai tifosi del Napoli. Higuain è già concentrato sull’impegno di mercoledì sera. Dopo la rete al Borussia Dortmund ne sogna un’altra ai francesi del Marsiglia. Perché per el Pipita la ribalta della Champions ha un fascino tutto particolare ed ancora non si dà pace per aver saltato il faccia a faccia con l’Arsenal. Stavolta, però, ci sarà e vorrebbe recitare da protagonista anche se ieri sera lo è stato ugualmente. «Il campionato è lungo, i conti si faranno alla fine, l’importante è mantenersi aggrappati alla testa della classifica. Ora conta battere il Marsiglia e cercare di tenere vive le chance di qualificazione», ha concluso Higuain.
CUORE DEI TIFOSI – Intanto è entrato nel cuore dei tifosi napoletani come non mai. Cinque gol e tre assist in campionato; un gol in Champions League non è un bottino da poco. Ma El pipita vuole guadagnare il terreno perduto e diventare l’idolo della folla del San Paolo, come lo fu il suo primo sostenitore, Diego Armando Maradona. E lo vuole fare non solo con gli assist, anche con qualche gol pesante.
Fonte: Il Corriere dello Sport
