Mazzarri tiene il gruppo «alto», cioè nella consapevolezza della sua forza, al di là delle emergenze. Vuole tornare a vincere dopo 4 pareggi consecutivi. L’ultima tegola riguarda i tempi di rientro di Britos. Ieri il difensore uruguaiano ha fatto la sua apparizione a Castelvolturno per salutare il gruppo al lavoro da lunedì in vista della trasferta col Chievo. Niente campo, per lui. Michelangelo da oggi inizierà una preparazione personalizzata ed eviterà, soprattutto, quelle fasi degli allenamenti dove si rischiano i contatti: l’intervento alla mandibola è perfettamente riuscito. Il medico sociale del Napoli, il dottor De Nicola, lo ha rassicurato sull’esito dell’operazione. Potrebbe già essere disponibile per il Bentegodi, ma la sensazione è che alla fine né Mazzarri né lo staff medico accelereranno i tempi del suo recupero. A questo punto, quasi scontato il ritorno da titolare di Gamberini. Perché Mazzarri non intende fare rivoluzioni di alcun genere in vista del Chievo. «Dobbiamo vincere a ogni costo», ha ribadito ai suoi ragazzi. E allora, nessun cambio di modulo in difesa. Non è tempo di esperimenti, non è più tempo di provare ciò che la squadra non ha nelle corde: ovvero la difesa a 4. Dunque, la linea resterà blindata a 3: se Cannavaro è out per la squalifica, il suo posto lo prenderà Ronaldo. Per il portoghese il debutto in serie A dopo le due presenze in Europa League e le 5 panchine consecutive in campionato. Il portoghese, arrivato a gennaio in prestito dal Porto (con la formula del diritto di riscatto fissato a 8 milioni) lavora da un mese con un piano di allenamento personalizzato per favorire il recupero della sua migliore condizione fisica e atletica: Rolando, infatti, a parte le due partite contro il Viktoria, è fermo dallo scorso agosto. Ma il centrale capoverdiano d’origini ha un curriculum da primo della classe: con il Porto ha vinto tre campionati portoghesi e l’Europa League 2010/11.
Insomma, una difesa a tre inedita nei suoi componenti ma non certo nelle sue caratteristiche. A meno che, Mazzarri non voglia spostare Gamberini al centro e ridare una maglia da titolare a Grava (come contro il Catania). Difficile che avvenga. Di certo, quella azzurra è la seconda difesa del calcio italiano, alle spalle della Juventus. E fuori casa il Napoli ha subìto appena 10 reti. Insomma, un reparto di primo livello.
Il vero dubbio di Mazzarri riguarda il partner di Cavani: né Insigne e neppure il pupillo del tecnico, Pandev, brillano. Hanno fatto un solo gol negli ultimi due mesi e l’attacco azzurro è in astinenza dal 27 gennaio (l’ultimo gol di Cavani a Parma). La sensazione è che Mazzarri si affidi ai suoi fedelissimi, agli uomini su cui ha scommesso in estate in prima persona. Goran è uno di questi, l’uomo prescelto da Mazzarri a giugno per raccogliere l’eredità del Pocho Lavezzi. Non segna da 4 mesi ed è al suo orgoglio che Mazzarri proverà ad appellarsi. In allenamento, intanto, brilla, Calaiò: viste le ombre del momento di Insigne e Pandev, col Chievo potrebbe avere in corso di partita qualche chance in più di essere schierato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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