Tra i giovani formati dal Napoli spicca il terzino sinistro Giuseppe Nicolao, che ha giocato con continuità nelle file del Viareggio, dove ha avuto Cristiano Lucarelli come suo allenatore. Il giocatore originario di Nocera Superiore, classe 1994, sarà di proprietà del club partenopeo ancora per altri due anni, quindi è stato in Toscana con la formula del prestito, anche se in verità sperava di poter giocare a sufficienza in quel di Lanciano, nel campionato di Serie B. Forse era ancora presto per la cadetteria, forse le ambizioni del club abruzzese hanno spinto la squadra a privilegiare altri elementi nelle scelte tecniche dell’allenatore, e allora le strade si sono divise, senza polemica. Con l’ex Napoli Lucarelli Nicolao ha messo insieme 12 presenze in Prima Divisione, e ha ritrovato confidenza con il clima partita. Queste le sensazioni del giovane terzino rese in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com.
“E’ curioso il modo in cui ho cominciato a giocare a pallone – ricorda Nicolao – perché quando ero piccolo fu mio padre a spingermi ad andare in una scuola calcio, dato che dentro casa ogni volta mi capitava di giocare sempre con qualunque cosa mi capitasse tra i piedi. E allora sono andato nella scuola calcio del mio paese la Nuceria dove sono rimasto fino agli Esordienti, poi ho fatto il provino con il Napoli: altre squadre mi avevano visto ma il Napoli è stato l’unica società che si è fatta avanti con decisione. Non si perde il primo treno. Ho avuto nei Giovanissimi Nazionali mister Liguori che mi ha spostato in difesa dopo che avevo cominciato a giocare in attacco”.
Nelle giovanili è poi arrivato alla finale Primavera contro la Juventus: c’era la diretta di Sportitalia. Un’emozione non da poco…
“Ricordo che ho provato grandi emozioni: la partita si giocò al San Paolo e solo chi si trova a vivere questi momenti pùò capire quanto faccia piacere giocare in un ambiente cosi importante”.
È stato anche in ritiro con il Napoli: con chi ha legato maggiormente?
“Con Paolo Cannavaro, con Lorenzo Insigne, sono loro quelli con cui parlavo di più. Anche con i sudamericani andavo molto d’accordo
Il Napoli a inizio stagione l’aveva ceduta in prestito al Lanciano, ma sono arrivate pochissime opportunità per giocare. Perché?
“Probabilmente perché a Lanciano c’erano altre prospettive. Ho fatto una presenza contro la Juve Stabia, poi ci sono state probabilmente scelte tecniche dell’allenatore. Comunque, l’esperienza a Lanciano mi è servita perché ho lavorato a fianco di persone esperte e sono cresciuto calcisticamente e umanamente”.
Poi il passaggio al Viareggio: come ha accolto la discesa in Prima Divisione?
“Io desideravo di poter giocare con continuità dopo Lanciano, speravo di potermi mettere in evidenza a prescindere dalla categoria. La Prima Divisione sembra un campionato facile, ma non lo è. Ho incontrato giocatori come Miccoli e Evacuo da avversari, comunque mi sono calato subito in questa categoria”.
Contro la Nocerina non è riuscito a giocare.
“Già. Quando torno a Nocera è sempre una bella emozione: sono di Nocera, ho parenti, amici, quando vado torno è sempre molto bello. Purtroppo dispiace per l’esclusione della Nocerina a campionato in corso: avrei voluto che la Nocerina continuasse a giocare in Prima Divisione anche nella prossima stagione. E’ un peccato vederla tra i Dilettanti”.
Tornerà a Napoli a fine stagione, ma con quali propositi?
“Sicuramente con un po’ di esperienza in più. Non so cosa accadrà perché non conosco quali intenzioni abbia il Napoli per quanto riguarda il ritiro. Mi piacerebbe sicuramente fare il precampionato, poi si vedrà”…
Ma al di là del Napoli, sicuramente ci sarà mercato per lei.
“Bisogna vedere le richieste che arrivano: se dovesse esserci una squadra di Serie B o Lega Pro, valuterò con calma, l’importante è giocare, sono ancora tanto giovane e ho voglia di fare tanti sacrifici per il calcio”.
Il sogno calcistico suo qual è?
“Poter esordire al più presto in Serie A e continuare a giocare lì. Ci sono ragazzi che spesso fanno l’esordio e poi sono meno fortunati, ma il mio sogno è arrivare più in alto possibile e dare soddisfazioni alla mia famiglia, che mi ha permesso di continuare a coltivare questo sogno. Mettendomi nei panni di mio padre posso capire i sacrifici che ha fatto”.
Fonte: Tuttomercatoweb
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