Cavani e Klose, poi Totti. Sul podio dei migliori giocatori del girone d’andata non c’è posto per i ragazzi. Qui si va da 25 anni (del napoletano) in su. E anche allargando la schiera degli eletti, fra i primi 10 ci sono solo due giovani, uno maggiorenne da poco, Stephan El Shaarawy, e l’altro, Stevan Savic, piovuto d’improvviso a Firenze nell’operazione-Nastasic, miglior difensore del campionato nelle prime 19 giornate. Pizarro, Biava e Di Natale spostano l’ago anagrafico ancora di più dalla parte della vecchia generazione, tanto da far pensare al ritorno di un calcio per vecchi. Ma, vista la qualità dei primi tre, più che per vecchi è ancora un calcio per i talenti.
CONFERME E SORPRESE – Sono quelle di Miro Klose (già terzo alla fine del campionato scorso, il primo in Italia, con 6,58), Cavani, Totti, Hamsik e Di Natale (un anno fa secondo con 6,65), la novità è El Shaarawy (nessuno si aspettava un’esplosione così fragorosa), ma nel gruppo dei migliori le sorprese sono rappresentate da Pizarro e soprattutto da Biava. Il cileno non ha perso tempo a capire e nemmeno a farsi capire dalla nuova Fiorentina, di cui ha preso il comando come se fosse stato da sempre al centro del gioco; quanto al laziale, ha dato alla squadra di Petkovic una sicurezza in difesa come raramente gli era capitato in carriera: 35 anni, maturazione lenta, ma se ne avesse una mezza dozzina di meno sarebbe da prendere in considerazione per la Nazionale. Il trio di testa rappresenta il meglio della Serie A. Per i gol, per la classe, per la qualità, e se a Klose e Totti (per questioni anagrafiche) sono rimaste pochissime possibilità di sognare il Pallone d’Oro, per Cavani l’obiettivo non è precluso. In questo pezzo di stagione, considerando tutte le competizioni (comprese le gare con l’Uruguay) ha segnato la bellezza di 27 gol. In questa classifica precede di 7 reti proprio El Shaarawy e di 12 Totò Di Natale. Se il Napoli gli dà una mano, Cavani può prendere quel Pallone.
MANCA PIRLO – Handanovic è il miglior portiere del campionato e poco sotto nelle votazioni troviamo Marchetti, altro portiere di piena affidabilità in questo pezzo di stagione (Prandelli sta pensando di riportarlo in Nazionale). Se Marchisio può chiedere a se stesso anche qualcosa in più dell’11° posto, il 12° va benissimo a Pedro Obiang che a vent’anni sta giocando il suo primo campionato da titolare in Serie A. Il 6,35 di Andrea Pirlo è decisamente inferiore al 6,68 con cui il regista della Juventus e della Nazionale aveva concluso lo scorso campionato, quando i voti del nostro giornale gli avevano assegnato il primo posto fra tutti i giocatori della Serie A. Per ora ha la stessa media di Giovinco e meglio di lui hanno fatto anche Gomez, Gonzalez, Aquilani e Basta. Fra i ritorni ad alti livelli va ricordato Marchionni, scomparso al Franchi da un paio d’anni e riemerso al Tardini con la stessa forza e lo stesso entusiasmo dei vecchi tempi. Discorso simile va fatto per Luca Toni, anche lui tornato in piena attività dopo un periodo di prepensionamento esotico che lo aveva rattristato, al di là del conto in banca.
LE DELUSIONI – Tenendo sempre come base i giocatori da 10 presenze in su, il rendimento più basso finora è quello del bolognese Pazienza con una media-voto di 5,33, di poco inferiore rispetto a Meggiorini (5,40), Abbruscato (5,41) e Constant (5,41). Il peggior nazionale del girone d’andata è stato Daniele De Rossi che ha chiuso con un modestissimo 5,42.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
