“Non vivo di vendetta, ma di pace e amore – con la dignità e la maturità di chi ne ha viste tante, Antonella Leardi, madre del compianto Ciro Esposito, fa il suo intervento a “Si gonfia la rete”, in onda sulle frequenze di Radio Crc – nel ricordo di mio figlio. Ciro amava il calcio e la vita e sono sicuro che se potesse parlarci non chiederebbe vendetta, ma giustizia. E’ il motivo che mi tiene ancora viva: trovarla. Stasera sarò al San Paolo, in curva. Se non fosse successo quello che è successo al mio posto ci sarebbe stato Ciro, io al massimo gli avrei preparato una frittata di maccheroni. Non voglio mai che un napoletano ripaghi con la stessa moneta un’altra persona nel nome di mio figlio: lungi da noi ogni sentimento di vendetta. Voglio, più che altro, che ogni individuo, prima di fare qualche stupidaggine in uno stadio, pensi alla memoria di mio figlio. Vorrei che il suo sacrificio, per quanto assurdo ed evitabile, sia almeno educativo. Quello a mio figlio è stato un attentato. Chi ha sparato deve cercare il perdono dal Signore, è Lui il delegato a queste cose, non di certo io. L’affetto dei napoletani? So bene quanto amore abbiano da donare, ma mi sorprende comunque. Stasera sarà toccante guardare la partita dove lo faceva mio figlio, sono già emozionata.” E’ quanto evidenziato da IamNaples.it.
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