Questione di dettagli. Di clausole (rescissorie) che tornano ancora una volta in voga dopo altri due precedenti sudamericani. Eclatanti, quelli di Lavezzi e Cavani; affari d’oro e un diluvio di milioni sul Napoli. Ben diversa la questione di Zuniga Camilo detto Cami, uno che per Mazzarri era necessario e per Benitez, evidentemente, di più: blindato, quasi ufficialmente, per i prossimi cinque anni e oggi risparmiato con cura. Prolungamento, rinnovo dietro l’angolo: quanto il club azzurro e il suo manager, Riccardo Calleri, hanno profilato già prima della fine della sessione del mercato estivo, sta per diventare ufficiale con la conclusione della complessa fase burocratica, e dunque nei prossimi giorni Zuniga potrà mettere il suo autografo in calce a un contratto quinquennale da 3,5 milioni di euro a stagione, più i bonus, risolvibile però con il pagamento di una clausola rescissoria da 15 milioni di euro circa. La mano destra da scaldare, insomma, da allenare per la firma, e per il resto un turno di riposo: non convocato, niente Sassuolo. Al San Paolo ci sarà. Ma da tifoso.
IL PROGRAMMA – Sia chiaro, a scanso di equivoci: ieri Zuniga è stato escluso dalla lista esclusivamente per concedergli un po’ di tregua. Di relax psicofisico. Tutto programmato, nessun caso o decisioni politiche. Niente bluff o retro-pensieri di carattere contrattuale, considerando l’evoluzione costante della questione rinnovo: il colombiano è semplicemente stanco dopo un filotto di partite ad alta intensità con il Napoli e la Colombia, con relative trasvolate oceaniche, e dunque ha concordato con Rafa il parcheggio ai box in vista della partita non proprio impossibile con il Sassuolo. L’obiettivo, ovviamente, è riaverlo in forma già sabato con il Genoa e soprattutto con l’Arsenal: due impegni fondamentali per i destini del campionato e della Champions. Nel frattempo, spazio ad Armero. Connazionale, collega, amico: cinque e via, staffetta con il sorriso.
“NON SI MUOVE” – Non riposano, invece, gli uomini che ormai da tempo sono impegnati nella questione del prolungamento del suo contratto, in scadenza a giugno 2014. Il presidente del Napoli, ai microfoni di Canale 21, ha dichiarato secco: “Zuniga resta”. Stop. Non si muove. Tranquillità assoluta, insomma, sul tema del rinnovo; tranquillità dettata da un accordo approntato già un bel po’ di tempo fa, per la precisione nel finale del film estivo del calciomercato, e che ora, a breve sul serio, diventerà anche ufficiale.
INCONTRO E CLAUSOLA – Il manager del giocatore, Riccardo Calleri, e il presidente azzurro potrebbero incontrarsi entro la fine di questa settimana per definire gli ultimi dettagli. Che, considerando l’accordo già raggiunto sulle cifre e la durata, un quinquennale da 3,5 milioni di euro a stagione incrementati dai bonus, riguardano la definizione della clausola rescissoria. Proprio come quelle inserite negli ultimi anni nei contratti di Lavezzi e Cavani, venduti entrambi al Psg a distanza di un anno per un totale di 95,5 milioni di euro in due (31 il Pocho e 64,5 il Matador). La valutazione di Camilo, comunque, non dovrebbe discostarsi molto da 15 milioni di euro: è questo l’importo su cui le parti stanno lavorando. E l’ottimismo non è soltanto una sensazione: è realtà. Pronti a chiudere.
ANNO D’ORO – Napoli milionaria, insomma. E poi, dopo i brindisi, tuffo a capofitto in una stagione che lo vedrà impegnato e protagonista su quattro fronti: campionato (con lotta per lo scudetto), Champions (senza limiti), Coppa Italia (per bissare il successo del 2012) e il Mondiale (Colombia mina vagante). Quanti obiettivi, quanti traguardi da tagliare per Zuniga. Un uomo fondamentale sia per Benitez, sia per Pekerman. E non un caso che Rafa lo preservi in vista delle prossime partite e il C.t. lo segua con attenzione estrema dall’altro capo del mondo. A proposito: tra l’11 e il 15 ottobre sia lui, sia Armero saranno cooptati e impegnati nelle ultime due partite di qualificazione a Brasile 2014 prima con il Cile in casa e poi con il Paraguay in trasferta. Manca un punto per festeggiare. Momento d’oro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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