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Nel mercato che non finisce mai nel mirino sempre Skrtel, Mascherano e…

Perché il mercato non finisce mai: persino quando hanno abbassato le saracinesche e la quiete sembra abbia spazzato via la tempesta di questi giorni. E anche in quegli istanti di (apparente) immobilismo: il campionato fermo, le Nazionali in campo e i diesse (finalmente) in vacanza, cellulare abbandonati sul bagnasciuga e l’indifferenza verso gli squilli. Perché la testa poi va sempre lì, a quel ch’è accaduto o a quello che dovrà succedere: quattro mesi sono un’eternità o anche il nulla, dipenderà dal responso del campionato e da quello della Champions, dalle variabili impazzite e ingovernabili.

COMPLETO  – Ma chi può dirlo? Ciò che sembra perfettamente in linea con le proprie necessità e con i desideri d’una estate rovente rischia di franare dinnanzi ad un sassolino che s’infila nell’ingranaggio complesso d’una squadra; o vale il contrario: quel che temi sia una interrogativo, si rivela il valore aggiunto. E allora, l’autunno caldo di Bigon, che s’è consumato svuotando i cassetti di Castelvolturno delle eccedenze e cedendo sino all’ultimo secondo del 2 settembre, sta per partire: nella penombra di una sintonia certificata a più riprese da Benitez, con la consapevolezza che poi varrà la pena drizzare le antenne, osservare quel prato verde e poi, eventualmente, intervenire.

REDS  – Gira e rigira, le domande sorgono spontanee: ma un altro difensore? E un nuovo centrocampista? Gli ottanta milioni e passa lanciati nel mischione – il ricavato dell’addio di Cavani e qualche cheque aggiuntivo – lasciano a disposizione (come da promessa presidenziale) un tesoretto d’una quarantina di milioni circa da tener lì nel caveau, pronti per l’uso nel caso in cui il quadrimestre indichi urgenze: Skrtel (29 a dicembre) è stato vicinissimo al Napoli, più di quanto si sospetti, e almeno sino a sabato 31 agosto ha avuto una valigia allestita. Il prestito oneroso ha rappresentato una possibilità tutt’altro che remota, lasciata galleggiare in questo fazzoletto di tempo che separa dalla riapertura delle «ostilità»: se ne saprà chiaramente di più entro dicembre, quando gli interminabili esami avranno offerto suggerimenti a raffica e sarà possibile capire se servirà un tocco di reds in difesa.

OH SUD AMERICA  – Ma c’è un mondo ancora tutto da scoprire, perché il calcio va di fretta e consegna immediate risposte. Il buco ch’è rimasto nel mezzo è, per ora, esclusivamente numerico: Behrami, Dzemaili e Inler garantiscono a Benitez interdizione e costruzione, Hamsik è la principale ipotesi alternativa e Albiol che s’ingegna metodista è una opzione che solletica. Però poi ci sono le analisi e le tentazioni: il brasiliano Jucilei (25) all’Anzhi è di troppo, come tutti, e le relazioni del passato sono state confortanti. A sei milioni di euro si porta via e il contratto in scadenza agevolerebbe l’operazione: per ora, c’è un’opzione morale, poi si vedrà. E intanto, mai distrarsi: perché Javier Mascherano è tra i preferiti (da sempre) di Rafa Benitez; perché Eder Balanta (20), centrale difensivo del River Plate e colombiano, costa un botto ma rientra tra i giovanissimi di maggior prospettiva. Perché il mercato non finisce mai…

Fonte: Il Corriere dello Sport

La Redazione

M.V.

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